Ettore Romagnoli: differenze tra le versioni

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*''Nelle Donne a Parlamento''<ref>Aristofane</ref>, una giovine dice ad una vecchia che vuole, durante la sua assenza, rapirle lo amato con la lusinga del canto:<br>''Prima di me ti sei, vecchia muffita,<br>messa alle poste: quando non c'è il gatto,<br>già, i topi ballano. Eh! Te la credevi,<br>d'adescare col canto il mio diletto!<br>Fallo ora, e ti rimbeccherò cantando:<br>che se agli spettatori questo pare<br>un vecchiume, peraltro è divertente<br>e comico. Avvicinati, accompagnaci,<br>tu, flautista!'' (p. 30)
*L'antica commedia greca, mentre rammenta per tanti riguardi le varie forme di farsa popolare o popolareggiante dei moderni, dalla comedia dell'arte al teatro dei burattini, dalle scene di ''garcposi'' del dramma spagnolo al tuttora vivo e vegeto ''Karagös'' dei Turchi, si distingue da tutte per un tratto che costantemente la caratterizza. Dagli alberi epicarmei sino al rosso crepuscolo dell'atellana, fra i suoi personaggi prediletti essa annoverò sempre i Numi dell'Olimpo. E oggi incominciamo a intravvedere per quale processo i Celesti discesero dalle cerule vette d'Olimpo sulle tavole della scena vagabonda. (p. 34)
 
==[[Incipit]] di ''Minerva e lo scimmione''==
La seppia è, come tutti sanno, uno scaltrissimo animaletto. Provocata e inseguita, spruzza dalla sua borsa un liquido nero come l'inchiostro, e intorbida le acque, in guisa da rimanere invisibile e inafferrabile.<br>
La filologia è come la seppia. Essa, in un travaglio oramai secolare, ha accumulato un prodigioso tesoro di parole tecniche, di segni convenzionali, formule, abbreviazioni, sigle, riferimenti, ed anche peculiari stranissimi atteggiamenti di pensiero: tutto un gergo ostico ed incomprensibile ai profani. Provate a toccarla con la punta d'un dito, ed essa schizza intorno a sé nero e nero, senza parsimonia. Nessuno ci capisce piú nulla; e appena i filologi si mettono a discutere, i non filologi scappano.
 
==Note==
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==Bibliografia==
*Ettore Romagnoli, ''Introduzione'' a [[Aristofane]], ''Le Commedie'', traduzione con introduzione e note di Ettore Romagnoli, Casa Editrice Bietti, Milano 1933.
*Ettore Romagnoli, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/r/romagnoli/index.htm Minerva e lo scimmione]'', Bologna, Zanichelli, 1917.
 
==Altri progetti==