Terenzio Mamiani: differenze tra le versioni

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*I [[Principe|prìncipi]] non sono, del certo, scelti da [[Dio]] immediatamente , ma sono da Dio immediatamente investiti di loro sovranità. Il popolo indica l'uomo a cui vuole obbedire e in quell'uomo è subito la pienezza della sovranità che da Dio gli proviene. Perocché come da Dio è islituito il fine della socievole comunanza, così è istituito il mezzo nella autorità del comando. (p. 71)
*È sicuro che nella lunghezza dei secoli le volontà e i giudizi umani si accostano all'assoluto del bene sociale, quanto che la via che viene trascorsa non procede diritta e spedita ma declina e torce continuo fra molti errori e molte misere concussioni. (p. 75)
*La [[libertà]], essendo naturale ed essenziale agli uomini e necessaria concomitanza d'ogni bontà, è doveroso per tutti il serbarla integra nella sostanza; e perciò, nè il privato individuo si può vendere ad altro privato, nè tutto il corpo de' cittadini assoggettarsi pienamente e perpetuamente al dominio d' alcuno, sia forestiere o nativo. (p. 80)
*Poco o nessun [[valore]] ha il dissentimento dei piccioli e deboli, quando anche piglino ardire di esprimerlo; e chi investiga la Storia, ritrova che delle proteste loro giacciono grandi fasci dimenticati negli archivi delle Cancellerie. (p. 98)
*Dacchè siete i più forti, correte poco rischio di vivere ''ex lege'' alla maniera dei Ciclopi. Ma confessare il diritto e contro il diritto procedere, non è conceduto a nessuno; e parlavano meglio quegli [[Atene|Ateniesi]] che alle querele dei [[Mileto|Milesi]] rispondevano senza sturbarsi : il [[diritto]] è cosa pei deboli e non già pei forti e pei valorosi. (p. 113)