Giuseppe Verdi: differenze tra le versioni

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*''Nella notte così gli eterni spirti | riconobbero il Grande | cui sceso era pe' tempi il lor retaggio. | Il titano giacea senza ghirlande, | senza lauri né mirti, | sul coronato del suo crin selvaggio.'' ([[Gabriele D'Annunzio]])
*''Oh! chi morì senza fine, | non ha fine, non è spento, | non è qui''. ([[Giovanni Pascoli]])
*Quanto alla [[musica]] poi....... l'[[Italia]] ricorda e ripete.<br />Fortuna per essa che i capi d'opera dei suoi grandi maestri sono davvero la ''musica dell'avvenire'', e che essi per molto secolo ancora terranno onoratamente il campo contro l'irruzione delle nordiche armonie, innanzi alle quali il genio stesso di Verdi, sfidato o smarrito sembra arretrarsi e vacillare. ([[Giuseppe Guerzoni]])
*''Un piccolo giardino | dove non devi entrare | e i cui uccelli (questo è l'avviso) | ti è proibito nutrire. | Verdi guarda ogni cosa | mantello di pietra sul braccio | come se stesse per lasciare | il piedistallo invaso dai piccioni''. ([[Charles Tomlinson]])
*Quando si sarà compreso che cosa vuol significare, nella carriera prodigiosa di Giuseppe Verdi la creazione del "Falstaff", allora le dolorose vicende che viviamo nei riguardi della creazione di opere musicali, potranno anche subire una svolta. Si ha un bel dire, anche se è vero, che Giuseppe Verdi compose la sua ultima opera, ispirata al teatro di [[William Shakespeare]] e preparatagli a libretto da [[Arrigo Boito]], "per divertirsi". ([[Mario Rinaldi]])