''Benché l’umanal'umana superbia sia discesa fino ne’ne' sepolcri, d’orod'oro e di velluto coperta, unta di preziosi aromi e di balsami, seco recando la distinzione de’de' luoghi perfino tra’tra' cadaveri, pure un tratto, non so per quale accidente, s’abbatteronos'abbatterono nella medesima sepoltura un Nobile ed un Poeta, e tennero questo ragionamento'':
'''Nobile''' Fatt’inFatt'in là mascalzone!<br>
'''Poeta''' Ell’haEll'ha il torto, Eccellenza. Teme Ella forse che i suoi vermi non l’abbandoninol'abbandonino per venire a me? Oh! le so dir io ch’e’ch'e' vorrebbon fare il lauto banchetto sulle ossa spolpate d’und'un Poeta.