Edmond Potonié: differenze tra le versioni

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*Quale è dunque il nostro fine nel cercare di stabilire il bilancio della guerra? Noi vogliamo, insieme cogli uomini forti e coraggiosi, studiare questa piaga legata dal medio evo alle moderne società, guardare in faccia senza paura i suoi spaventevoli risultamenti, e quando sapremo ove andiamo, trascinati da codesti due vampiri, che stremano le nostre forze, le armate permanenti, e il debito pubblico, che ne è la conseguenza, non saremo forse molto lontani dal trovare il rimedio. (parte I)
*La [[guerra]] o la [[pace]] armata, ciò che torna a un dipresso alla stessa cosa, sono una minaccia costantemente sospesa sul benessere e sulla tranquillità dei popoli. Ogni soldato, oltre al denaro che costa allo Stato pel suo mantenimento quotidiano, rappresenta egli stésso una tal quale somma di capitale e di lavoro, che impiegata nei campi o negli opifizì arrecherebbe il suo contingente alla massa sociale, e che nello stato di pace armata è forzatamente condannata a rimanere improduttiva. (parte I)
*Vi hanno due sorta di [[guerra]]: l'una è santa, quella che si fa per l'indipendenza, per la libertà, per la difesa della patria, dei penati, della famiglia.... Ma vi ha un'altra guerra — la più odiosa, la più grottesca, la più criminosa, la più radicale tra le pazzie umane. —Questa ha per movente una vanità bestiale e feroce, che si è d'accordo di appellare ''l'amor della gloria''... A codesti atti di rabbia insensata si dan nomi graziosi, campestri: quella gente va a raccogliere allori, a mietere palme, come le ragazze vanno nei campi a cogliere margherite, fiordalisi e papaveri. Vanno in realtà a raccogliere braccia e gambe, a fare fasci e mucchi di corpi morti. (parte I)
*Chi oserà mai asserire che l'ultima ragione dei re sia per essere un giorno la prima ragione dei popoli!<br />Abbiamo veduto che in tempo di pace 4 milioni di uomini erano sotto le armi in Europa: che sarebbe in tempo di guerra? (parte II)
*Si sa, durante dieci anni [[Napoleone]] risparmiò i suoi soldati opponendo gli Italiani, i Belgi, gli Olandesi, tutti i contingenti delle confederazioni, ai Russi, ai Prussiani, agli Austriaci ed agli Inglesi. Non è dunque esagerato l'affermare che, durante quel lungo e sanguinoso periodo di 23 anni, la guerra divorò in Europa circa 2.000 uomini al giorno. (parte II)
*Lo sappiano i popoli: essi non sono invincibili che per le proprie virtù, e ciò che li franca dall'oppressione non è il numero dei soldati, è la coscienza delle libertà del cittadino. Lasciate allora queste libertà così preziose sotto la guardia del cittadino, e siate sicuri che egli saprà difenderle, e che non gliele ripiglieranno... quando egli le abbia. (VI)
 
 
==Bibliografia==