Angelo Maria Ricci: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix link |
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici". |
||
Riga 1:
'''Angelo Maria Ricci''' (1776 – 1850), poeta italiano.
*''Odi gentil ronzio, | Che vien dalla foresta
==''Italiade''==
Riga 8:
===Citazioni===
*{{NDR|In argomento}} A' nostri tempi la [[Filosofia]] che chiede ragione di tutto, la [[Politica]] che mentisce sull'interesse universale, e la polvere da cannone, onde furono estinti i prodigj del valor personale, hanno esauriti i fonti della Epopea. La sola [[Cattolicesimo|Religione Cattolica]] può in oggi dar nobile subbietto di macchinismo all'invenzione d'un poema.
*''[[Italia]] Italia, ah non mi dir che dura | Memoria il canto mio ti rinnovella
*''Non sai quanti perigli in uno involve | Sublime impresa, che dal ciel non scende, | Non sai che il trono è vil mucchio di polve, | Che dal soffio di Dio mal si difende.... | Non sai che il mondo i più felici assolve, Che volge il dorso a chi dall'alto scende... | Non sai. .. deh tu col senno, e col consiglio | Compagno al genitor ti mostra e figlio. . . || Qual Dio, qual man dirigerà quell'asta | Che il padre tuo contro gli altari ha spinto ? | Forse avversa la terra a lui non basta, | Che il cielo istesso a provocar s'è accinto.. . ? | Oh Dio qual crudo nembo a lui sovrasta
*''Pel fior degli anni tuoi, per la pudica | Sposa in cui si confonde il tuo destino
*''Dov'è quel [[Carlo Magno|Carlo]]
*''Ferve nel quarto cerchio opaco smalto, || Che qual sull'[[Etna]] ardente e bolle e fuma, | Sol che più ratto e liquido dall'alto | Volvesi, e non s'impietra o si consuma: | Ivi sta l'[[Ira]]; di bollente asfalto | Tinge i suoi ceppi e di viperea spuma, | E mentre cieca si dimena e scoppia, | Ne' suoi lacci s'intrica, e gli raddoppia''. (ottava 35, canto VI)
*''Rosso vapor n'uscia per l'aura fuora
*''Qual sovra i cieli entrambe ergon fiammante | Triangolar Piramide infinita .... | Un atomo è il creato a Lei davante, | Un lampo il sole, un palpito la vita . . . | L'immensa eternità solo un istante | Che a quel centro s'aggira, ond' è partita . . . | Della Triade increata è questo il Trono | E in tre voci vi suona — lo son chi sono. || Stassi il Padre
*''Sei giorni, e sei trascorsi erano appena, | Quando di [[Carlo Magno|Carlo]] apparver gli stendardi, E come allor che il torbid'austro mena | In pigra calma i gravi nembi e tardi; | Corrono a prevenir con varia lena | L' atro foriere i nuotator gagliardi, | Così di speme disperata accesi | Corrono all'armi i difensòr [[Pavia|Pavesi]] || Tutta in campo apparia già l'oste intera, | Che i larghi fossi in duplice intervallo | Disponea d'ogni intorno, e la trinciera, | E i gravi arieti approssimava al vallo : | Qual forse ad Ilio sovrastava altera | L' infausta mole del fatal cavallo
*''Ov'è giudice [[Iddio]], sempre è la vita ''. (ottava 56, canto IX)
|