Romain Gary: differenze tra le versioni

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Era un cane grigio, con una specie di neo sul lato destro del muso e il pelo rossiccio intorno alla punta del naso. Mi sembrava il fumatore incallito sull'insegna del Chien-qui-fume, un bar tabacchi di Nizza non lontano dalla scuola della mia infanzia.
===Citazioni===
*"Solo l'oceano dispone dei mezzi vocali necessari per parlare a nome di un uomo".
*"Il solo posto al mondo in cui si può incontrare un uomo degno di questo nome è lo sguardo di un cane".
*"Cerco di calmarmi chiudendo gli occhi e facendo il conto di tutti i nazisti che ho ucciso durante la guerra, ma questo non fa che deprimermi ulteriormente: vorresti ammazzare l'ingiustizia eppure finisci sempre per ammazzare degli uomini. Camus ha scritto che si condanna a morte un colpevole ma si fucila sempre un innocente. È un dilemma eterno e infernale: l'amore dei cani e l'orrore del branco".
*"È davvero terribile amare gli animali. Quando in un cane si vede un essere umano, non si può fare a meno di vedere un cane in qualsiasi essere umano, e di amarlo".
*Quando si tratta di aggrapparsi a una speranza, non ho rivali.
*Mai, nel corso della storia, l’intelligenza è giunta a risolvere i problemi degli uomini, se la loro più intima natura è la Stupidità. Li ha aggirati, se l’è cavata con l’abilità o la forza, ma nove volte su dieci, quando già l’intelligenza riteneva di aver vinto, ha visto spuntare tutta la potenza dell’immortale Idiozia.
*Sono quarant’anni che trascino intatte per il mondo le mie illusioni, nonostante tutti gli sforzi per sbarazzarmene e per riuscire, una volta per sempre, a non sperare più – cosa di cui sono psicologicamente incapace.
*Non si può sempre far ricadere ogni cosa sulla società. Ci sono momenti in cui si è carogne per conto proprio.
*La provocazione è la forma di legittima difesa che preferisco.
*Eppure non dovrei volergliene: hanno alle spalle secoli di schiavitù. Non parlo dei neri. Parlo dei bianchi. Sono due secoli che sono schiavi di idee preconcette, pregiudizi sacrosanti religiosamente tramandati di padre in figlio, e legati mani e piedi al grande cerimoniale delle idee preconcette, morse che stringono il cervello, simili a quegli arnesi che fin dall’infanzia deformavano i piedi delle donne cinesi.
*Quando tutti i valori crollano, godere è la certezza che vi rimane.
*Diffido un po’ delle cose “che si aggiustano”. A volte si rimediano due sconfitte al posto di una sola.
*Sempre questa misteriosa claustrofobia. Qualcosa è stato rinchiuso in me per errore, nella mia pelle di uomo.
*Bisogna davvero riuscire a conservare in sé qualche traccia inestirpabile di ciò che si è stati prima di quella grande disfatta che si chiama maturità […]
*Bisogna trovarsi in uno stato di equilibrio perfetto per non lasciarsi squilibrare dagli squilibri.
*Niente di più aberrante che voler giudicare i secoli passati con gli occhi di oggi.
*Mi piace molto l’espressione “cosa fa nella vita”. Ogni volta che la sento, mi ritrovo a pensare agli altri, tutti quelli che dovranno fare cose straordinarie nella morte, dove nessuno ha ancora fatto nulla.
*Non sono scoraggiato. Ma l’eccessivo amore che nutro nei confronti della vita rende il nostro rapporto molto difficile, così come è difficile amare una donna che non si può aiutare, né cambiare, né lasciare.
 
==''Cocco mio''==