Alfonso Varano: differenze tra le versioni

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'''Alfonso Varano''' (1705 – 1788), poeta e drammaturgo italiano.
 
==''Visioni sacre e profane''==
*''Era tranquillamente azzurro il [[mare]]; | Ma sotto a quella balza un sordo e fisso | Muggito fean le spumanti acque amare; | Che un fiume, cui fu dal pendìo prefisso | Cieco sotterra il corso, ivi formava | Co' moti opposti un vorticoso abisso''. (da ''Per la morte di Bonaventura Barberini'')
*''Lento io movea, perché un pensier soave | Spesso mi rivolgea verso il bel colle, | In cui più del salir la scesa è grave. | Pareami novi fior sul gambo molle | Tremolar dolce, e di vaghezze nove | Quelle vestir non mai sfornite zolle''. (da ''Per la morte di Bonaventura Barberini'')
*''[[Mente]], che spazia | In corpo fral, non cape i sensi eletti | Di chi nel centro del saper si sazia''. (da ''Per la morte di Bonaventura Barberini'')
 
 
==Citazioni su Alfonso Varano==
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*Chi trovasse non poca similitudine tra la mente del Varano e quella del [[Arthur Young|Young]], credo che male non si apporrebbe. Anime pie e stoiche ambidue, e dischiuse non pertanto agli affetti gentili, diffondono ne' lor versi un religioso terrore e un' ascetica melanconia che nell'Inglese riescono cupi, inconsolati e monotoni, e nell'Italiano s'allegrano spesso alla vista del nostro bel sole, e dai pensieri del sepolcro volano con gran fede alla pace e serenità della gloria immortale. ([[Terenzio Mamiani]])
*Varano poi insieme col Gozzi restituì alla ''Divina Commedia'' il debito culto; il [[Carlo Gozzi|Gozzi]] con li scritti polemici, egli con la virtù dell' esempio; ed ebbe arbitrio di dire a [[Dante]] ciò che questi a [[Virgilio]] : ''Tu séi lo mio maestro e il mio autore''. Se non che il cantore delle ''Visioni'' chiuse e conchiuse l'intero universo nel sentimento della pietà e nei misteri del dogma, e non ben seppe imitare del suo modello la nervosa brevità e parsimonia, la varietà inesauribile e la peregrina eleganza. ([[Terenzio Mamiani]])
 
==Bibliografia==
*Alfonso Varano, ''Opere scelte'', ''Visioni sacre e profane'', Società Tipografica de' Classici Italiani, Milano 1818.
 
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