Macalda di Scaletta: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Macalda Scaletta==
*{{NDR|Sull'aspetto marziale di Macalda, al cospetto di Pietro d'Aragona }} Avea costei figura di donna all'aspetto, ma portava alle spalle armi da guerriero e in mano una bacchetta di argento, e con certa apparenza di leggerezza, per nascondere il suo mistero, chiamava con fermi e ridenti occhi il [[:w:Pietro III d'Aragona|giovane]], il quale senza negar fede al [[:w:Alaimo da Lentini|marito]], l'animo della moglie asperse di certa rugiada di regia benevolenza. (Bartolommeo di Neocastro, ''Historia Sicula'', inizio del capitolo <small>LI</small>)
[[File:Arrivo aragonesi.jpg|thumb|right|280px|Pietro III d'Aragona (riconoscibile dalla corona) dirige lo sbarco a [[Trapani]] della flotta il 30 agosto 1482. Miniatura dalla ''[[Nova Cronica]]'' di [[Giovanni Villani]] (manoscritto della Biblioteca Vaticana)]]
*{{NDR|Sull'effetto di Macalda sulle qualità di [[:w:Alaimo da Lentini|Alaimo Leontino]], agli occhi di Pietro d'Aragona }} Aggiungeva forse alle sue risoluzioni l'audacia, la vanità, la dissolutezza di sua moglie Macalda o Matilde, vedova già del conte Guglielmo d'Amico, e celebre per maschili opere, per impudiche passioni, per isfrenata superbia, e per abitudini di avventuriera. ([[Salvatore de Renzi]], ''[http://books.google.it/books?id=i_E_AAAAcAAJ&pg=PA282#v=onepage&q&f=false Il secolo decimoterzo e Giovanni da Procida: Libri dodici. Studii storico morali]'', Stamperia del Vaglio, Napoli, 1860 (p. 281)
 
*{{NDR|Sull'aspetto marziale di Macalda, al cospetto di Pietro d'Aragona }} Avea costei figura di donna all'aspetto, ma portava alle spalle armi da guerriero e in mano una bacchetta di argento, e con certa apparenza di leggerezza, per nascondere il suo mistero, chiamava con fermi e ridenti occhi il [[:w:Pietro III d'Aragona|giovane]], il quale senza negar fede al [[:w:Alaimo da Lentini|marito]], l'animo della moglie asperse di certa rugiada di regia benevolenza. (Bartolommeo di Neocastro, ''Historia Sicula'', inizio del capitolo <small>LI</small>)
 
*{{NDR|Macalda, nel suo secondo incontro con Pietro d'Aragona, risponde a due domande del re, facendo allusione alle sue mire su di lui}} Finalmente il Re, sendosi accorto come a lei facea noia l'andarsene, cercò con la mente un altro mezzo per allontanar la disonesta opera<ref>Con riferimento all'approccio sessuale messo in atto dalla donna nei confronti del Re.</ref>; si volse dunque a colei e disse: «''che è quello che vie più temi?''» ed essa: «''che mio marito muoia''»; e di nuovo il Re: «''che è quello che più ami?''» e la donna: «''quello che più amo non è mio''». (Bartolommeo di Neocastro, ''Historia Sicula'', inizio del capitolo <small>LI</small>)