Verona: differenze tra le versioni

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*È Verona una delle importanti Città d'Italia, e si può dire che sia una porta per tenere serrati i barbari di fuori. ([[Andrea Minucci]])
*Il sarcofago di Giulietta, semplice, aperto, con foglie appassite intorno, nel vasto e desolato giardino di un convento, è triste come fu triste il suo amore. Ho portato via alcuni pezzetti per darli a mia figlia e alle mie nipoti. ([[George Gordon Byron]])
*Le porte della città sono cinque: quella del Pallio, che così la chiamano perchè la Domenica di Carnevale per di là correndo passano i barbari che corrono al pallio, sta tutto il resto dell'anno serrata. Sono a guardia di questa Città di continuo 500 soldati, oltre le guardie dei castelli. Bella cosa vi è da vedere l'Arena, cioè lo Anfiteatro assai più intiero che il Coliseo di [[Roma]], dove si facevano le caccie, e si rappresentavano a diletto del popolo diversi giuochi. ([[Andrea Minucci]])
*Non c'è mondo per me aldilà delle mura di Verona: | c'è solo [[purgatorio]], c'è tortura, lo stesso [[inferno]]; | bandito da qui, è come fossi bandito dal mondo; | e l'esilio dal mondo vuol dir morte. E quindi | dire esilio è dire morte con altro termine, falso ed improprio; | e tu, a chiamar esilio la mia morte, mi mozzi il capo con un'ascia d'oro, | e sorridi del colpo che m'uccide. (versi di ''Romeo e Giulietta'', scritti su una lapide posta sulla parte interna dei portoni della Bra a Verona)
*''Quà, dove l'Adese, sensa fermarse | rompe nei ponti la so canson, | stao atento ai versi che pol negarse, | li tiro a riva, col me baston... | Li tegno al suto, li meto al caldo | parchè i renvegna, che i ciapa fià, | li mando a spasso sul Montebaldo | che li fa degni de sta çità. | Quando jè svelti, libari e pronti, | ridoti a l'uso de la rason, | mi che me godo guardar dai ponti, | rompo ne l'Adese la me canson....'' ([[Berto Barbarani]])