Caravaggio: differenze tra le versioni
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==Citazioni su Michelangelo Merisi da Caravaggio==
*C'è un tale Michelangelo da Caravaggio che a Roma fa cose notevoli [...] costui s'è conquistato con le sue opere fama, onore e rinomanza. [...] egli è uno che non tiene in gran conto le opere di alcun maestro, senza d'altronde lodare apertamente le proprie. [...] Ora egli è un misto di grano e di pula; infatti non si consacra di continuo allo studio, ma quando ha lavorato un paio di settimane, se ne va a spasso per un mese o due con lo spadone al fianco e un servo di dietro, e gira da un gioco di palla all'altro, molto incline a duellare e a far baruffe,
*Michelagnolo Amerigi fu uomo satirico e altiero; e usciva tal'ora a dir male di tutti li pittori passati e presenti per insigni che si fussero,
*Si esercitò da giovine nell'arte di murare e portò lo schifo della calce nelle fabbriche [...] s'incontrò a far le colle ad alcuni pittori che dipingevano a fresco, e tirato dalla voglia di usare i colori accompagnossi con loro, applicandosi tutto alla pittura. [...] Dopo, essendo egli d'ingegno torbido e contenzioso, per alcune discordie fuggitosene da Milano giunse in Venezia, ove si compiacque tanto del colorito di Giorgione che se lo propose per iscorta nell'imitazione. [...] Condottosi a Roma vi dimorò senza ricapito e senza provvedimento [...] sichè dalla necessità costretto, andò a servire il cavaliere Giuseppe d'Arpino, da cui fu applicato a dipinger fiori e frutti sì bene contrafatti che da lui vennero a frequentarsi a quella maggior vaghezza che tanto oggi diletta. [...] Ma esercitandosi egli di mala voglia in queste cose, e sentendo gran rammarico di vedersi tolto alle figure, incontrò l'occasione di Prospero, pittore di grottesche, e uscì di casa di Giuseppe per contrastargli la gloria del pennello. [...] ...era solito usare drappi e velluti nobili per adornarsi; ma quando poi si era messo un abito, mai lo tralasciava
*Giuditta appare lo strumento di una salvezza voluta da [[Dio]] cui non può sottrarsi, ma la violenza del suo delitto atterrisce anche lei a giudicare dall'espressione di disprezzo che Caravaggio le dipinge sul volto. ([[Federico Zeri]])
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