Pacifismo: differenze tra le versioni

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*Un "maschio pacifista" è una contraddizione in termini. Quasi tutti i sedicenti "pacifisti" non sono pacifici: assumono semplicemente colori falsi. Quando cambia il vento, innalzano la bandiera pirata. ([[Robert Anson Heinlein]])
*Una società che è capace di produrre concetti come «antiamericano» e «peacenik» — di trasformare cioè «[[pace]]» in una parolaccia — si è spinta molto avanti sulla strada dell'immunizzazione degli individui da qualsiasi richiamo umano. La società americana ha raggiunto uno stadio di immersione pressoché totale nell'ideologia. L'impegno è sparito dalla coscienza: in quali valori può credere una persona sensata? Gli americani sono semplicemente «pragmatici» e sono convinti di dover condurre gli altri a questa felice condizione. ([[Noam Chomsky]])
 
===[[Karl Rahner]]===
*Ci sono anche piccole virtù quotidiane del pacifista. È cortese verso chi gli è subordinato e non è servile davanti a quelli più potenti di lui. Mette di fronte al suo errore chi ha mancato, ma sa tacere di fronte agli altri. Non si considera troppo importante ed insostituibile; sa che in tutti noi l'autodifesa tende a prendere il sopravvento sull'autocritica; sa anche di poter delegare la responsabilità e non crede sempre di fare tutto meglio degli altri. Sa che a volte è meglio che l'altro faccia bene qualcosa che lui stesso avrebbe fatto meglio, perché la libertà dell'altro, che è veramente la cosa più importante, può svilupparsi solo quando gli si permette di fare bene ciò che sa fare. Il pacifista non si fa costringere ad accettare alternative primitive; tenta di formulare gli argomenti del suo avversario nel modo migliore e più convincente di quanto lui stesso non sia riuscito a fare, perché il pacifista non cerca la misera vittoria su un avversario che ha già ridotto ad un fantoccio. Cerca, invece, di superare i propri pregiudizi là dove riconosce che si tratta di parzialità emotiva, perché sa che siamo ancora fin troppo ottusi dove crediamo di essere aperti. Il pacifista cerca di convincersi sempre che l'altro non è sciocco o cattivo solo per il fatto che sostiene un'altra opinione; si rende conto, infatti, che le possibilità di essere sciocchi o cattivi, e quindi egoisti, sono regolarmente presenti in tutti gli uomini.
*È un vero [[pacifismo|pacifista]] chi è capace di cambiare opinione, perché solo così si può sperare di poter riappacificare ''avversari'' che sostenevano pareri diversi. È pacifista solo chi è capace di rimetterci, dando ragione al suo cosiddetto avversario e termnando una discussione diverso da come è entrato. È pacifista chi riesce a lodare almeno una volta il sostenitore di opinioni e di decisioni contro le quali egli è convinto in coscienza del proprio dovere di resistenza e opposizione. È pacifista chi tratta con pazienza e cortesia anche chi gli dà sui nervi. Siamo pacifisti solo quando non disprezziamo gli atteggiamenti e gli sforzi degli altri con grossolani e declassanti giudizi facili da evitare; quando abbandoniamo il nostro modo di pensare fatto di luoghi comuni; quando cerchiamo di scoprire, dietro le parole, il concetto sul quale siamo forse dello stesso parere. Siamo pacifisti solo se confrontiamo ''noi stessi'' con gli ideali ''degli altri'', secondo le possibilità reali; quando non difendiamo il nostro prestigio sociale e combattiamo in modo leale e corretto, anche se quaesta correttezza dovesse diminuire le possibilità della nostra vittoria.
 
==Voci correlate==