Nathaniel Hawthorne: differenze tra le versioni

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Aggiunto incipit "Il giovane Goodman Brown"
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==''La lettera scarlatta''==
===[[Incipit]]===
Una folla d'uomini barbuti, dagli abiti scuri e dai grigi cappelloni a punta, e di donne in cappuccio o a testa nuda, stava raccolta davanti a un edificio di legno, la cui porta di quercia massiccia era guarnita con bulloni di ferro.<br>
I fondatori d'una colonia, qualunque Utopia di virtù e felicità umana possano aver divisato in origine, hanno sempre riconosciuto tra le prime necessità pratiche quella di destinare una parte del suolo vergine a cimitero, ed un'altra a prigione. Secondo tal norma, possiamo ritenere con fondamento che i progenitori di Boston avessero costruito a tempo opportuno la prima prigione nelle vicinanze di Cornhill, press'a poco quando tracciarono il primo luogo di sepoltura sul terreno di Isaac Johnson e intorno alla sua fossa, che in seguito divenne il centro di tutti gli avelli raccolti nel vecchio camposanto di King's Chapel.<br>
{{NDR|Nathaniel Hawthorne, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/h/hawthorne/index.htm La lettera scarlatta]'', traduzione di Marcella Bonsanti, Sansoni editore, 1965}}
 
===Citazioni===
*La spiritosaggine dei vecchi ha in apparenza molto da spartire con la festevolezza dei bambini: l'intelletto non c'entra, non più di quanto c'entri un profondo senso dell'umorismo; in entrambi, si tratta di un luccichio che guizza scherzoso in superficie e dà un aspetto solare e gaio sia ai rimani verdi che ai tronchi grigi carichi i muffe. Però nel primo caso è veramente sola, nell'altro assomiglia di più a quei fuochi fatui generati dal legno che marcisce. (p. 484)
*Alla salute morale e intellettiva di un uomo contribuisce in grande misura stabilire rapporti di collaborazione con diversi individui diversi da lui, che non tengono nel minimo conto le sue mete ideali e hanno capacità e interessi incomprensibili per lui se non riesce a uscire da sé stesso. (p. 493)
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*Nathaniel Hawthorne, ''La casa dei sette abbaini'', traduzione di Marcella Bonsanti, I Capolavori Sansoni, 1972
*Nathaniel Hawthorne, ''La lettera scarlatta'', in ''Opere scelte'', traduzione di Aldo Busi e Carmen Covito, Meridiani Mondadori, Milano 1994. ISBN 8804365536.
*Nathaniel Hawthorne, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/h/hawthorne/index.htm La lettera scarlatta]'', traduzione di Marcella Bonsanti, Sansoni editore, 1965.
 
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