Vittorio Messori: differenze tra le versioni

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*L'[[antisemitismo]] è purtroppo antico quasi quanto gli ebrei e, com'è stato osservato, nasce proprio dallo stupore e dall'ira per questo popolo che non si riesce a dissolvere negli altri, ad assimilare. Non con le minacce e neppure, si noti, con le lusinghe. L'ebreo rinnegato che nei paesi cristiani accettava il vangelo era tolto da una condizione subumana per ricevere la pienezza dei diritti e, talvolta, onori e ricchezze. Eppure, la conversione era tanto rara che nell'Europa nordica medievale si poteva arrivare a promettere al rinnegato una baronia o una contea.<br>I musulmani convertirono a milioni i cristiani e cancellarono la fede in Gesù da interi paesi ma non riuscirono a convertire gli ebrei.
*Chiesero un giorno a [[Sigmund Freud]] di sintetizzare la sua "ricetta" per difendere l'uomo dai mali oscuri che affiorano dal profondo. «''Lieben und arbeiten'', amare e lavorare» fu la risposta del fondatore della psicoanalisi.<br>È, guarda caso, la stessa formula proposta all'uomo dal [[Nuovo Testamento]], che pone al centro del suo messaggio ''amore e lavoro''. Meno conosciuto, forse, questo secondo aspetto, tanto che la frase di [[San Paolo|Paolo]] nella seconda lettera ai Tessalonicesi («''Chi non vuole lavorare, nemmeno mangi''») è spesso attribuita a [[Lenin]]. Attribuzione errata ma, ci pare, altamente significativa.
 
== ''Ipotesi su Maria'' ==
*Tutti coloro che sono stati sanati nel corpo a Lourdes sono morti o moriranno, anche se per mali diversi da quelli per i quali si erano rivolti alla intercessione di Maria. [...] È una riflessione ovvia, magari all'apparenza banale. Eppure, permette di precisare la prospettiva del cattolico davanti al pur impressionante dossier di guarigioni «fisiche» che, ai piedi dei Pirenei, non cessano di verificarsi dal 1858. Il credente, cioè, sa che ciò che è promesso dal Vangelo – ciò che ''a tutti'' è promesso – è sì la «guarigione» radicale e definitiva anche del corpo; ma solo quando questo risorgerà a vita eterna. (p. 59)
*Unica tra le religioni, il [[cristianesimo]] non annuncia solo la salvezza dell'anima, la sopravvivenza dello «spirito», bensì pure la risurrezione della carne. Anch'essa è destinata – seppur misteriosamente trasfigurata – a vivere nell'eternità: è anche per mostrare questo che Gesù risorto, il modello e anticipo della risurrezione di ogni uomo, chiede da mangiare, siede di nuovo a mensa con i discepoli. (pp. 59-60)
*Solo un Dio che ''si propone'' con segni, indizi, tracce, impronte e che non ''si impone'', apparendo sfolgorante nella Sua gloria, può instaurare con le Sue creature un rapporto libero e non una dipendenza necessaria. (pp.78-79)
*I dogmi mariani sono, come si sa, quattro in tutto: la verginità perpetua e la maternità divina; poi, dopo quasi quindici secoli di dibattito e di approfondimento del mistero, ecco il concepimento senza la macchia del peccato originale e l'assunzione al cielo. Ebbene, queste verità sono state codificate e messe al riparo solennemente come dogmi, cioè come verità basilari e indiscutibili della fede, non tanto per devozione a Maria, quanto per difesa della fede in Gesù.<br>In effetti, se riflettiamo sul loro contenuto, ci rendiamo conto che ribadiscono la fede autentica nel Cristo come vero Dio e vero uomo: due nature in una sola Persona. Ribadiscono poi la fondamentale attesa escatologica, indicando in Maria assunta il destino immortale che tutti ci attende. E, infine, mettono al sicuro la fede, oggi minacciata, in un Dio creatore (è uno dei significati della più che mai incompresa verità sulla verginità perpetua di Maria), un Dio che può liberamente intervenire anche sulla materia. (p. 236)
 
== ''Scommessa sulla morte'' ==
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*Vittorio Messori, ''Inchiesta sul Cristianesimo'', Oscar Mondadori, Milano, 2003.ISBN 88-04-52048-5
*Vittorio Messori, ''Ipotesi su Gesù'', Società Editrice Internazionale, Torino, 1976.
*Vittorio Messori, ''Ipotesi su Maria'', Edizioni Ares, Milano 2005.
*Vittorio Messori, ''Scommessa sulla morte'', Società Editrice Internazionale, 7ª edizione, Torino, 1987, ISBN 88-05-03746-X
*Vittorio Messori, Aldo Cazzullo, ''Il Mistero di Torino'', Mondadori editore – Le Scie, Milano, 2004. ISBN 88-04-52070-1