Giulia Carcasi: differenze tra le versioni

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*Ci sono poesie che andrebbero messe in tasca, per tirarle fuori quando servono. Ci sono poesie che andrebbero caricate come pistole, per premere il grilletto e ammazzare il dolore che, se rimane inspiegato, cresce.
*Il [[destino]], te ne accorgi che c'è quando guardi indietro, mai quando guardi avanti.
*Il legno sembra fermo, ma è sottoposto a pressioni interne che lentamente lo spaccano.
 
La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci rotti.
Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
Io sono di legno.
{{NDR|Giulia Carcasi, ''Io sono di legno'', Feltrinelli.}}