Antonio Rosmini: differenze tra le versioni

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*Non può adunque il Cristiano giammai [[errore|sbagliare]], quando si propone tutta la santa Chiesa per oggetto de' suoi affetti, de' suoi pensieri, de' suoi desideri e delle sue azioni; perciocché egli sa di certo che la volontà di Dio è questa, che la Chiesa di [[Gesù Cristo]] sia il gran mezzo, pel quale venga pienamente glorificato il suo nome. (Lezione III, 2)
* Il Cristiano può dubitare circa qualunque cosa particolare, se Iddio voglia o in questo o in quel modo farla strumento della sua gloria; ma riguardo a tutta la Chiesa di Gesù Cristo, egli non può dubitare, perciocché è certo che essa è stabilita sì come il grande strumento e il gran mezzo onde Egli sia glorificato innanzi a tutte le creature intelligenti. (Lezione III, 3)
 
==Citazioni su Antonio Rosmini==
*La teoria del Rosmini fu più scolastica , quella del [[Terenzio Mamiani|Mamiani]] più civile; quella quasi sterile in politica, questa molto feconda, risolvendo i problemi più ardui e interessanti della vita sociale. Quella fu timida, questa coraggiosa; quella arrivò a rifiutare sul terreno pratico le-conseguenze de' suoi principii per un pregiudizioso rispetto di casta non evitando il disonore di una ritirata e la deformità del sofisma; questa per lo contrario tutta intrepida si sostenne colla gloria di una vittoria, colla dignità di una rigorosa coerenza, e colla bellezza di una vera argomentazione. ([[Candido Mamini]])
*Riguardo poi ai pregi della forma, Rosmini fu semplicemente filosofo, [[Terenzio Mamiani|Mamiani]] un filosofo-oratore; nel primo spicca la pura meditazione, nel secondo si unisce il genio che feconda il deserto delle speculazioni metafisiche, delle avanzate astrazioni. Nel primo vi ha una ricchezza povera, cioè una stiracchiatura di poche idee in molte parole, quasi diffidi della memoria, e dell'abilità del lettore; nel secondo vi ha una povertà ricca, cioè molte idee in poche parole; il che appaga l'amor proprio del lettore, e ne fa liete tutte le potenze della ritentiva e della ragione. ([[Candido Mamini]])
*Nel [[Terenzio Mamiani|Mamiani]] qualche volta all'eleganza e alla concisione della forma è sacrificala la chiarezza del pensiero filosofico, e non si arriva sempre a comprenderlo se non da chi oltre la intuizione filosofica possiede pure il maneggio dello stile, l'arte della parola ; mentre nel Rosmini la volgarità del dettato non arriva mai a licenziarne la chiarezza. La filosofia adunque di quest'ultimo non rimane umiliata dal confronto, potendo sempre dire a se stessa in un senso approprialo le parole messe da [[Ovidio]] in bocca della poetessa [[Saffo]] :<br/>''Si mihi difficilis formam natura negavit, | Ingenio formae damna rependo meae''.— Essa può dire: ''Mi manca la forma, ma ho però la sostanza; son rozza, ma soda; monotona, ma profonda''. ([[Candido Mamini]])
 
 
== Note ==