Luigi Sturzo: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Luigi Sturzo==
*A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini supremi della patria, senza pregiuidizi né preconcetti, faciamofacciamo appello perché uniti insieme propugnino nella loro interezza gli ideali di giustizia e di libertà. […] Ci presentiamo nella vita politica con la nostra bandiera morale e sociale, ispirandoci ai saldi principii del [[cristianesimo]] che consacrò la grande missione civilizzatrice dell'[[Italia]]; missione che anche oggi, nel nuovo assetto dei popoli, deve rifulgere di fronte ai tentativi di nuovi imperialismi, di fronte a sconvolgimenti anarchici di grandi imperi caduti, di fronte a [[democrazia|democrazie]] socialiste che tentano la materializzazione di ogni idealità, di fronte a vecchi liberalismi settari che nella forza dell'organismo statale centralizzato resistono alle nuove correnti affrancatrici. A tutti gli uomini moralmente liberi e socialmente evoluti, a quanti nell'amore della [[Patria]] sanno congiungere il giusto senso dei diritti e degli interessi nazionali con un sano internazionalismo, a quanti apprezzano e rispettano le virtù morali del nostro popolo, a nome del Partito popolare italiano facciamo appello e domandiamo l'adesione al nostro programma. (citato in Antonello Capurso, ''I discorsi che hanno cambiato l'Italia'', Mondadori, 2008)
*Chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa proseliti; chi ha fede vince le battaglie. (dal discorso di Torino, 20 dicembre 1922; da ''Il Partito popolare italiano'')
*È superfluo dire perché non ci siamo chiamati Partito cattolico: i due termini sono antitetici; il cattolicesimo è [[religione]], è universalità; il partito è [[politica]], è divisione. (dal discorso di Bologna al I Congresso del 1919, ''I discorsi che hanno cambiato l'Italia'', 2008, pag. 89)