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*L'ortodossia protestante si mise in allarme soprattutto per l'immediata ripercussione politica che la critica deistica contro le religioni rivelate implicava: ossia avvertì che la critica del cristianesimo rivelato minacciava direttamente l'ordine costituito, l'assolutismo politico «per grazia di Dio», e che quindi si doveva imbavagliare d'autorità ogni revisione filosofico-critica del cristianesimo tradizionale. (dall'Introduzione a ''La religione dell'umanità'', pp. VIII-IX)
*La novità {{NDR|della [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]]}} francese fu l'idea della nazione come un ambito di universali diritti umani di cittadinanza. (da ''Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione'', p. 10)
*La [[Rivoluzione francese]] aveva risolto la cosa emancipando gli [[ebrei]] ai sensi della ''Dichiarazione dei diritti'' dell'89, cioè garantendo loro gli inalienabili diritti naturali che spettano a ogni individuo.[...]. Sicché la ''Proclamazione dell'emancipazione'' del settembre 1791 semplicemente trasformò ogni ebreo in cittadino francese a pieno titolo, con tutti i diritti e doveri a ciò inerenti. Quest'omologazione dei singoli ebrei agli altri cittadini avanzò in Europa insieme agli eserciti francesi. (da ''Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione'', p. 68)
*La polemica teologica di [[Gotthold Ephraim Lessing|Lessing]] assunse in primo luogo il tono di un'appassionata battaglia per la libertà di pensiero e di stampa. (dall'Introduzione a ''La religione dell'umanità'', p. IX)
*La [[Rivoluzione francese]] aveva risolto la cosa emancipando gli [[ebrei]] ai sensi della ''Dichiarazione dei diritti'' dell'89, cioè garantendo loro gli inalienabili diritti naturali che spettano a ogni individuo.[...]. Sicché la ''Proclamazione dell'emancipazione'' del settembre 1791 semplicemente trasformò ogni ebreo in cittadino francese a pieno titolo, con tutti i diritti e doveri a ciò inerenti. Quest'omologazione dei singoli ebrei agli altri cittadini avanzò in Europa insieme agli eserciti francesi. (da ''Il sangue e la terra. Due secoli di idee sulla nazione'', p. 68)
*[[Gotthold Ephraim Lessing|Lessing]] ribaltò l'intera questione della validità del cristianesimo dal piano dogmatico a quello storico. Il quale fa intanto escludere, allora, che quella validità possa basarsi su una sovrannaturale «rivelazione» contenuta nelle fonti del cristianesimo considerate tali dalla tradizione, cioè nei Vangeli. [...]<br />L'aver sgombrato il campo dall'ipoteca dell'ispirazione divina gli permise di considerare la [[Bibbia]] un «libro antico» al pari di altri «libri sacri» nei quali siano depositate tradizioni religiose di altri popoli e di altre civiltà. Anche i Vangeli, pertanto, devono venir esaminati alla stregua di un qualsiasi altro documento storico. (dall'Introduzione a ''La religione dell'umanità'', p. XIII)