Ron Goulart: differenze tra le versioni
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Lo sbirro meccanico avanzò nella grande stanza al nono piano dell'Hotel Plaza, agitando il manganello elettrico. — Il tempo è scaduto — disse, e punzecchiò l'occupante di una branda di plastica, poi quello della successiva.<br>
Un'alba grigiastra cominciava a rischiarare debolmente il riquadro delle finestre dietro le pesanti sbarre. La pioggia continuava a cadere, greve e monotona.
===''L'automauto''===
La cameriera urlò (il solito difetto del personale umano) ed agitò in aria il braccio proteso. Stu Clemens si spostò di lato nel ''separé'' e scrutò, attraverso la finestra dai vetri verdi, il parcheggio. Un uomo coi capelli corvini, sulla trentina, stava precipitando sulle ginocchia, muovendo freneticamente le mani sui fianchi. In silenzio, l'automauto di polizia uscì dal rettangolo dov'era parcheggiata e si avvicinò all'uomo riverso. — Su quella macchina non c’è nessuno — disse la cameriera, e rovesciò una tazza di caffè.
===''L'Imperatore degli Ultimi Giorni''===
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==Bibliografia==
*Ron Goulart, ''L'arma dei Walbrook'', traduzione di Angela Campana, Mondadori, 1976.
*Ron Goulart, ''L'automauto'', traduzione di Vittorio Curtoni, Mondadori, 1982.
*Ron Goulart, ''L'Imperatore degli Ultimi Giorni'', traduzione di Vittorio Curtoni, Mondadori, 1979.
*Ron Goulart, ''La grande clessidra'', traduzione di Vittorio Curtoni, Mondadori, 1978.
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