Giordano Bruno: differenze tra le versioni

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*È dunque l'universo uno, infinito, inmobile. Una, dico, è la possibilità assoluta, uno l'atto, una la forma o anima, una la materia o corpo, una la cosa, uno lo ente, uno il massimo ed ottimo; il quale non deve posser essere compreso; e però infinibile e interminabile, e per tanto infinito e interminato, e per conseguenza inmobile. (da ''De la causa, principio e uno'')
*Gli uomini più divoti e [[santi]], amatori et exequitori dell'antiqua e nova legge, absolutamente e per particolar privilegio son stati chiamati asini. (da ''Cabala del Cavallo pegaseo'')
*''In tristitia hilaris, in hilaritate tristis''.<ref>Frase posta da Bruno come epigrafe al ''Candelaio''.</ref>
:Nella tristezza ilare, nell'ilarità triste.
*I savii vivono per i pazzi, et i pazzi per i savii. Se tutti fussero signori, non sarebbono saggi, e se tutti pazzi: non sarebbono pazzi. Il mondo stà bene come stà. (dal ''Candelaio'')
*Il [[tempo]] tutto toglie, e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla si annichila. (dal ''Candelaio'', dedica ''a la signora Morgana'')
*''In tristitia hilaris, in hilaritate tristis''.<ref>Frase posta da Bruno come epigrafe al ''Candelaio''.</ref>
:Nella tristezza ilare, nell'ilarità triste.
*Le forze che legano in prospetti universale sono il [[Dio]], il Demone, l'Essere animato, la Natura, la Sorte e Fortuna, infine il fato. (da ''De vinculis in genere'', 1)
*[...] l'esser beccaio {{NDR|macellaio}} debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata [[gola]], a cui non basta il cibo ordinato dalla natura {{NDR|il [[vegetarismo|cibo vegetale]]}}, più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto); cossì l'esser [[caccia|cacciatore]] è uno esercizio ed arte non meno ignobile e vile che l'esser beccaio; come non ha minor raggion di bestia la salvatica fiera che il domestico e campestre animale. (da ''Spaccio de la bestia trionfante'', Rizzoli 2000, pp. 292-293)
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==''Gli eroici furori''==
*La [[poesia]] non nasce da le regole, se non per leggerissimo accidente; ma le regole derivano da le poesie: e però tanti son geni e specie di vere regole, quanti son geni e specie di veri poeti. (Parte prima, Dialogo primo)
*L'amor fa dovenir li vecchi pazzi, e gli giovani savii. (Parte prima, Dialogo primo)
*L'[[ignoranza]] è madre della felicità e beatitudine sensuale. (Parte prima, Dialogo secondo)
*La [[poesia]] non nasce da le regole, se non per leggerissimo accidente; ma le regole derivano da le poesie: e però tanti son geni e specie di vere regole, quanti son geni e specie di veri poeti.
*PiuPiù facilmente determina e condanna chi manco considera. (Parte prima, Dialogo quinto)
*Nessuna potenza et appulso naturale è senza gran raggione. (Parte seconda, Dialogo quarto)
 
==Citazioni su Giordano Bruno==