Clifford Simak: differenze tra le versioni

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Era giovedì sera: avevo bevuto un po' troppo, l'atrio era buio, e questa fu l'unica cosa che mi salvò. Se non mi fossi fermato sotto la luce del pianerottolo, davanti alla porta della mia camera, a tirar fuori le chiavi, sarei caduto nella trappola come un allocco.<br>
Che fosse un giovedì sera non ha alcuna importanza, ma sono un giornalista, abituato, ogni volta che scrivo, a indicare sempre il giorno, l'ora, e ogni altro dettaglio.
 
===''Dal cronosentiero di domani''===
I due ragazzi scesero lungo il sentiero. Era la stagione delle mele, e le margherite di campo erano in piena fioritura. Quando la donna vide le due figurette dalla finestra della cucina, le parvero quelle di due bambini di ritorno da scuola, perché stringevano in mano due borse che sembravano cartelle per i libri. «Come Charles e James...» pensò. «Come Alice e Maggie...». Ma il tempo in cui quei quattro altri ragazzi percorrevano quotidianamente il sentiero che portava alla scuola apparteneva ormai al passato. Adesso erano i loro figli a sedere sui banchi!
 
===''L'ospite del senatore Horton''===
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==Bibliografia==
*Clifford D. Simak, ''Camminavano come noi'', traduzione di Stefano Torossi, Mondadori, 1963.
*Clifford D. Simak, ''Dal cronosentiero di domani'', traduzione di Mario Galli, Mondadori, 1967.
*Clifford D. Simak, ''L'ospite del senatore Horton'', traduzione di Mario Galli, Mondadori, 1968.
*Clifford D. Simak, ''La strada dell'eternità'', traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, 1987.