Eschilo: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: {{NDR|Eschilo, ''L'Orestiade: Agamennone'', traduzione di Pier Paolo Pasolini, Istituto Nazionale del Dramma Antico 1960}}
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====Franco Ferrari====
'''Coro''': Zeus supplicante osservi con mente propizia<br>questo nostro stuolo salpato su navi<br>dalle bocche sabbiose del Nilo.<br>Lasciammo la terra di Zeus<br>che con la Siria confina e fuggimmo esuli <br>non perché condannate da pubblico voto<br>per colpa di sangue<br>ma perché ripudiamo uomini della nostra stirpe<br>e abominiamo il connubio e l'empio progetto<br>dei figli di [[Egitto]].
 
 
====Felice Bellotti====
Giove signor di chi pregando viene,
or con benigno ciglio
riguardi noi, dalle minute arene
qua del Nilo approdanti. La divina
terra a'Sirii vicina,
non dannate ad esiglio
per cruento delitto
lasciammo, no; ma per fuggir le sozze
de'congiunti con noi figli d'Egitto
abbominande nozze.
Danao di noi padre, consiglio, e duce,
ben librando trascelse infra due mali
il più decoro a sopportar: per l'onda
del mar fuggirsen ratto,
e al suol d'Argo arrivar, donde i natali
nostra schiatta deduce,
poi che in grembo all'Argiva Io furibonda
originò dal tatto
e dall'aura di Giove. A quali or noi
più venir ne potremmo amiche prode,
in man l'ulivo in lane bende avvolto?
 
===Citazioni===