Margherita di Valois: differenze tra le versioni

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*Questa donna bellissima, spiritosa, volubile e piena di ''sex-appeal'', riempiva il marito di corna, o per meglio dire gli ricambiava quelle che lui le faceva. Ma nelle emergenze era sempre presente. Tuttavia tante ne fece che alla fine i due Enrichi – il marito e il fratello- decisero di comune accordo di confinarla in un castello. Essa lo ridussa a mezzo salotto, mezzo ad alcova, fu in corrispondenza con Montaigne, scrisse un libro di pettegolezzi autobiografici degno di un rotocalco moderno, ingrassò nel peccato, dopo la menopausa se ne pentì, si prese come cappellano Vincenzo da Paola, fondò un convento, e morì rimpianta da tutti. ([[Indro Montanelli]])<ref>Montanelli, ''Storia d'Italia (1600-1789)'', edizione edita con ''Il Corriere della Sera'', p. 25</ref>
 
*Mia moglie non era che intelligenza, prudenza e cultura. ([[Enrico IV di Francia]])<ref>Castelot, ''Regina Margot'', p. 149</ref>
 
* La Natura l'ha dotata di una passionalità così forte da renderla al tempo stesso candida e oscena. ([[Dara Kotnik]])
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* Composta da nobili valenti e dame eccellenti, la corte di Navarra era tanto fiorente che, in ogni sorta di vantaggi naturali e acquisti, non si riteneva in nessun modo inferiore all'altra [quella francese]. Ma il piacere vi portò i vizi come fa il caldo con i serpenti. La regina di Navarra sbrigliò le fantasie e fece arrugginire le armi. Insegnò al re suo marito che quando era senza amore un cavaliere era senz'anima, e questo amore lei lo praticava apertamente, volendo con ciò mostrare che l'ammissione pubblica era un segno di virtù e che la segretezza era sinonimo di vizio. Il principe, incline alla compiacenza, imparò a essere amabile con gli spasimanti della moglie e lei ad essere amabile con le amanti del marito. (Théodore Agrippa d'Aubigné, riguardo la corte di Nérac "corrotta" da Margherita.)<ref>Craveri, ''Amanti e regine. Il potere delle donne'', p. 79</ref>
 
*È una bestia pericolosa. ([[Enrico IV di Francia]])<ref>Castelot, ''Regina Margot'', p. 239</ref>
 
*L'ignominia fatta a noi da questa miserabile. (Enrico III di Francia)<ref name="Castelot 219">Castelot, ''Regina Margot'', p. 219</ref>