Fred Saberhagen: differenze tra le versioni

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"''Bene''", pensò Elly Temesvar con una certa solennità, "''ci siamo battuti in modo efficace, meglio di come ci si poteva aspettare, considerate le dimensioni ridotte della nostra nave da combattimento''".<br>
Là fuori, in posizione perpendicolare rispetto alla superficie di una stella anomala, sporgeva qualcosa che assomigliava a uno zampillo appuntito di plasma, luminoso come la stessa stella, grosso come un pianeta maggiore, e così lungo da apparire sottile come un ago. Sulla superficie splendente e quasi incorporea di quel getto, la piccola nave biposto che Elly e il suo compagno avevano spinto in avanti aderiva come un microbo al tronco di un albero luminoso, nell'estremo sforzo di mimetizzarsi, per quanto fosse di fatto impossibile. Da qualche parte, sull'altro lato della splendente fontana di plasma, lontano centomila chilometri e più, il Berserker folle era ancora impegnato a inseguirli. I Berserker erano semplici macchine, naturalmente, tuttavia nelle sue raffigurazioni mentali più vivide Elly vedeva ognuno di loro come un pazzo. Percepiva quasi in modo olfattivo la follia suicida degli antichi e ignoti costruttori di quelle macchine.
 
===''Le ali nere del tempo''===
Jake Rezner non aveva mai avuto un orologio, ma questo raramente lo preoccupava e non intendeva certo preoccuparsene adesso. Os­servando con occhi socchiusi il riverbero dei primi raggi del sole mattutino, oltre una collina a oriente, si disse che anche quel giorno il sole gli avrebbe indicato l'ora in modo soddisfacente. Al massimo sarebbe tornato al campo troppo tardi per la cena: nulla di grave per lui. No, l'unica cosa a cui doveva stare attento era di non farsi sorprendere dal buio, in mo­do da poter seguire agevolmente i sentieri del canyon. Trascorrere la notte fuori, o comunque rientrare tanto tardi da spingere i suoi supe­riori a organizzare una spedizione di soccorso, significava con tutta probabilità dover rispondere a un sacco di domande su dove fosse stato.
 
==Bibliografia==
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*Fred Saberhagen, ''Il pianeta Berserker'', traduzione di Giuliano Acunzoli, Mondadori, 1995.
*Fred Saberhagen, ''L'uomo Berserker'', traduzione di Maura Arduini, Mondadori, 1990.
*Fred Saberhagen, ''Le ali nere del tempo'', traduzione di Giuliano Acunzoli, Mondadori, 1996.
 
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