Terry Brooks: differenze tra le versioni

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Aggiunti "La Canzone di Shannara" e "Le Pietre Magiche di Shannara"
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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Il demone''===
Nel sogno John Ross si trova al centro di un'ennesima cittadina americana incendiata, ma in questa c'è stato altre volte. Anche se diroccati e anneriti, gli edifici che lo circondano sono ancora riconoscibili. Ross è al centro dell'incrocio principale: da quel punto le strade spazzate dal vento corrono verso l'orizzonte come quattro nastri grigi sempre più sottili: a sud fino al ponte, a est verso i resti della città natale di Reagan, a nord verso la distesa calcinata dal sole dove un tempo c'erano campi di mais, a ovest verso il Mississippi e le Grandi Pianure. Un cartello stradale arrugginito e ammaccato gli conferma che si trova all'angolo tra la Prima Avenue e la Terza Strada.
 
===''Il Druido Supremo di Shannara''===
====''Jarka Ruus''====
Grianne sedeva al tavolo di lavoro, sola nella sua stanza immersa nelle ombre del tramonto e nella solitudine della sera. I suoi pensieri erano ancora più cupi della notte che s’approssimava e ancora più grevi dell’intera massa della Fortezza di Paranor. Da qualche tempo aveva preso l’abitudine di ritirarsi presto, in apparenza per lavorare, ma in realtà soprattutto per pensare, per riflettere sulle delusioni degli insuccessi odierni e sull’assenza di prospettive per l’indomani. Nella torre centrale della Fortezza regnava il silenzio, e quel silenzio le concedeva una tregua momentanea nella lotta tra lei e coloro ai quali avrebbe dovuto comandare. Durava poco, solo il tempo in cui rimaneva chiusa nella sua stanza. Senza quella piccola consolazione quotidiana sarebbe impazzita dalla disperazione.
 
====''La regina degli Straken''====
«Pen Ohmsford!» Una figura avvolta in un mantello nero lo chiamò dall’altra sponda dell’abisso che separava l’isola del Tanequil dal resto del mondo. «Aspettavamo solo te!»<br>
Era un druido. Venne avanti di qualche passo, poi abbassò il cappuccio rivelando un viso dai lineamenti forti e dalla pelle scura. Pen non l’aveva mai visto.<br>
«Attraversa il ponte, così potremo parlare» continuò il druido.
 
====''Tanequil''====
Sen Dunsidan, Primo ministro della Federazione, si fermò a guardarsi alle spalle mentre percorreva il corridoio che portava al suo alloggio privato.<br>
Ovviamente non vide nessuno che non fosse autorizzato a trovarsi in quelle sale. Era sempre così, ma questo non gli impediva, ogni volta, di girarsi a controllare.<br>
Scrutò attentamente il corridoio illuminato dalle torce. Meglio essere certi. Lo consigliava il buonsenso.
 
===''La Canzone di Shannara''===
Stava per cambiare stagione nelle Quattro Terre: la tarda estate si spegneva lentamente nell'autunno. Erano finite le lunghe giornate in cui il caldo rovente rallentava il ritmo della vita e si provava la sensazione di avere abbastanza tempo per tutto. Anche se il caldo cattivo persisteva, le giornate avevano cominciato ad accorciarsi, l'aria umida a diventare più secca, e il ricordo delle esigenze concrete, immediate a risvegliarsi. Dappertutto si manifestavano i segni di questa transizione. Nelle foreste di Valle d'Ombra le foglie avevano già cominciato ad arrossarsi.<br>
{{NDR|Terry Brooks, ''La Canzone di Shannara'', traduzione di Silvia Stefani, Arnoldo Mondadori Editore, 1995}}
 
===''Landover''===
====''Il magico regno di Landover''====
Il catalogo veniva da Rosen's. Era l'annuale catalogo "Speciale Natalizio" del grande magazzino.<br>
Era indirizzato ad Annie.<br>
Ben Holiday si bloccò davanti alla cassetta della posta, ancora aperta. Gli occhi gli corsero sulla copertina del catalogo, allegramente decorata di motivi natalizi, fino alla bianca etichetta dell'indirizzo e al nome della moglie morta. L'atrio del grattacielo di Chicago pareva stranamente immobile nel grigiore crepuscolare dell'ora di punta pomeridiana: c'erano solo lui e la guardia giurata. All'esterno, dietro i vetri della facciata dell'edificio, il vento autunnale che soffiava gelido lungo il canyon della Michigan Avenue annunciava con il suo bisbiglio l'arrivo dell'inverno.
 
====''L'unicorno nero''====
L'unicorno nero sbucò dalle nebbie mattutine, quasi fosse nato da esse, e volse lo sguardo sul regno di Landover.<br>
L'alba si librava sul filo dell'orizzonte a oriente, come un'intrusa che sbirciasse dal suo nascondiglio per spiare la frettolosa partenza della notte. All'apparire dell'unicorno, il silenzio parve diventare più profondo, come se quel piccolo avvenimento in quel minuscolo lembo di terra fosse percepìto in modo arcano da tutta la valle. Ovunque, il sonno cedette il posto alla veglia, i sogni alla realtà, e in quell'attimo di transizione il tempo fu più vicino a fermarsi di quanto fosse mai accaduto.
 
====''La sfida di Landover''====
Il corvo dagli occhi rossi stava appollaiato su un ramo della vecchia e imponente quercia bianca, nel punto in cui i rami erano più fitti e frondosi, e osservava la gente riunita per il picnic nella soleggiata radura sottostante. Così lo chiamava Holiday, "picnic". Una tovaglia dai colori sgargianti era stesa sulla rigogliosa erba primaverile, e su di essa i gitanti stavano vuotando il contenuto di parecchi cestini di cibo. Cibo che, si figurò il corvo, a un umano non privo di appetito sarebbe apparso invitante e delizioso. C'erano vassoi di carne e formaggio, ciotole di insalata e frutta, pezzi di pane e borracce di birra e acqua fresca. C'erano piatti e tovaglioli per ciascuno dei partecipanti e coppe per bere e attrezzi per mangiare. Un vaso di fiori selvatici era stato sistemato al centro del desco.
 
====''Mago a metà''====
Ben Holiday si lasciò sfuggire un sospiro di stanchezza e desiderò di trovarsi in un posto diverso da quello in cui era. Desiderò di trovarsi in qualsiasi altro posto. Era nel giardino d'inverno di Sterling Silver, probabilmente la stanza che preferiva fra i tanti saloni del castello.<br>
Era vivace e luminosa. Cassette di fiori s'incrociavano sul pavimento di piastrelle formando strisce abbaglianti di colore. Il sole entrava a fiotti dalle finestre alte dal pavimento fino al soffitto che correvano per tutta la lunghezza della parete meridionale, e minuscoli granelli di polline danzavano negli ampi fasci di luce.
 
===''Le Pietre Magiche di Shannara''===
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==Bibliografia==
*Terry Brooks, ''Il Ciclo di Shannara'', traduzione di Silvia Stefani, Mondadori. ISBN 8804404221
*Terry Brooks, ''Gli Eredi di Shannara'', traduzione di Chiara Libero, Mondadori, ISBN 88-04-39353-X
*Terry Brooks, ''Il Ciclo di Shannara'', traduzione di Silvia Stefani, Mondadori. ISBN 8804404221
*Terry Brooks, ''Il demone'', traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, 2003. ISBN 8804470844
*Terry Brooks, ''Il Druido Supremo di Shannara. Jarka Ruus'', traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, 2003. ISBN 8852003525
*Terry Brooks, ''Il Druido Supremo di Shannara. La regina degli Straken'', traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, 2005. ISBN 8852003908
*Terry Brooks, ''Il Druido Supremo di Shannara. Tanequil''. traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, 2004. ISBN 8852003584
*Terry Brooks, ''Landover. Il magico regno di Landover'', traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, 1993.
*Terry Brooks, ''Landover. L'unicorno nero'', traduzione di Lidia Perria, Mondadori, 1994.
*Terry Brooks, ''Landover. La sfida di Landover'', traduzione di Sergio Perrone, Mondadori, 1996.
*Terry Brooks, ''Landover. Mago a metà'', traduzione di Lidia Perria, Interno Giallo, 1992.
 
== Altri progetti==
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===Opere===
{{Pedia|Jarka Ruus}}
{{Pedia|Il magico regno di Landover}}
{{Pedia|L'unicorno nero}}
{{Pedia|La regina degli Straken}}
{{Pedia|La sfida di Landover}}
{{Pedia|La Spada di Shannara||(1978)}}
{{Pedia|Mago a metà}}
{{Pedia|Tanequil}}
 
[[Categoria:Scrittori statunitensi|Brooks, Terry]]