Brigantaggio: differenze tra le versioni

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*Il brigantaggio non è che un accesso di eroica follia, e di ferocia disperata: un desiderio di morte e distruzione, senza speranza di vittoria. ([[Carlo Levi]])
*Lo stato italiano<ref>Il brano, scritto nel 1920, si riferisce al Regno d'Italia costituito sotto la monarchia Sabauda.</ref> è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti. ([[Antonio Gramsci]])
*Pulizia etnica. {{NDR|Settecentomila vittime tra}} Banditi, patrioti, ragazzotti, donne incinte, bambini, vecchi. ([[Lorenzo Del Boca]])
*Questa è [[Africa]]! Altro che [[Italia]]! I beduini, a riscontro di questi cafoni, sono latte e miele. ([[Enrico Cialdini]])
*Questo momento storico è fondamentale per la comprensione del fenomeno sociale detto "Brigantaggio". Infatti ormai la storiografia ufficiale sta finalmente considerando il fenomeno con una valenza storiografica-sociale che invece prima era oscurata dalla storia retorica del risorgimento, in cui i Savoia erano i "buoni" mentre i briganti erano solo dei criminali. Ora si pone l'attenzione più verso le cause che hanno determinato l'evento e soprattutto nel fatto di considerarlo una reazione partita dal basso, senza bandiere o padroni, che si prefiggeva come scopo la liberazione dai soprusi che il nuovo ordine politico stava effettuando nell'Italia unificata. La reazione dei contadini che vivevano in una società funzionale, in una burocrazia giusta, un' economia basata su piccole industrie, un'agricoltura arretrata ma che garantiva una vita adeguata, andò contro uno stato Savoiardo amministrativamente arretrato che non fece altro che smontare letteralmente tutte le aziende meridionali, confiscare la flotta navale napoletana, istituire tasse come quella sul macinato, istituire la leva militare obbligatoria. Dalle terre lucane partì dunque la rivolta dei contadini che tenne in scacco l'esercito piemontese per oltre un quinquennio. (Giuseppe Ressa e Alfonso Grasso, ''Il Sud e l'Unità d'Italia''<ref>[http://www.morronedelsannio.com/sud/index.htm Il Sud e l'Unità d'Italia] di Giuseppe Ressa e Alfonso Grasso.</ref>)