Fred Saberhagen: differenze tra le versioni

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'''Frederick Thomas Saberhagen''' (1930 – 2007), scrittore statunitense.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Berserker!''===
Il tenente Derron Odegard si appoggiò allo schienale della poltroncina anatomica solo per un attimo, in modo da asciugare il palmo sudaticcio sui pantaloni dell'uniforme elasticizzata e assestarsi un filino meglio il casco imbottito. Eseguì quei gesti con un certo nervosismo e senza staccare gli occhi dall'intricato diagramma verde che campeggiava sul grande schermo appena ricurvo che aveva di fronte. Poi si chinò di nuovo in avanti e riprese la sua sistematica ricerca del nemico.
 
===''I Berserker uccidono''===
L'astronave era più intelligente delle persone che trasportava, e in diversi modi. Uno dei compiti in cui eccelleva la sua mente optoelettronica era il calcolo del modello esplorativo più efficiente da applicare all'interno dei confusi limiti della nera nebulosa e nelle loro immediate vicinanze. Quasi sempre in quei giorni l'astronave stabilì da sola cosa fare, senza alcun intervento umano, seguendo una rotta autoprogrammata, avanti e indietro, dentro e fuori le soffocanti volute e gli immensi abissi di milioni di chilometri che si aprivano tra le nubi di polveri e gas interstellari della nebulosa di Mavronari.
 
===''Il pianeta Berserker''===
La voce del passato emessa dalla radio risuonò chiaramente nella sala comune della ''Orion'' e nelle orecchie dei sei membri dell'equipaggio, i soli esseri viventi nel raggio di centinaia di anni luce. Ma non tutti ascoltavano allo stesso modo: alcuni lo facevano solo perché Oscar Schoenberg, proprietario dell'astronave e unico pilota di quel viaggio, aveva lasciato chiaramente intendere che a lui quel messaggio interessava.
 
===''L'uomo Berserker''===
"''Bene''", pensò Elly Temesvar con una certa solennità, "''ci siamo battuti in modo efficace, meglio di come ci si poteva aspettare, considerate le dimensioni ridotte della nostra nave da combattimento''".<br>
Là fuori, in posizione perpendicolare rispetto alla superficie di una stella anomala, sporgeva qualcosa che assomigliava a uno zampillo appuntito di plasma, luminoso come la stessa stella, grosso come un pianeta maggiore, e così lungo da apparire sottile come un ago. Sulla superficie splendente e quasi incorporea di quel getto, la piccola nave biposto che Elly e il suo compagno avevano spinto in avanti aderiva come un microbo al tronco di un albero luminoso, nell'estremo sforzo di mimetizzarsi, per quanto fosse di fatto impossibile. Da qualche parte, sull'altro lato della splendente fontana di plasma, lontano centomila chilometri e più, il Berserker folle era ancora impegnato a inseguirli. I Berserker erano semplici macchine, naturalmente, tuttavia nelle sue raffigurazioni mentali più vivide Elly vedeva ognuno di loro come un pazzo. Percepiva quasi in modo olfattivo la follia suicida degli antichi e ignoti costruttori di quelle macchine.
 
==Bibliografia==
*Fred Saberhagen, ''Berserker!'', traduzione di Maura Arduini, Mondadori, 1990.
*Fred Saberhagen, ''I Berserker uccidono'', traduzione di Giuliano Acunzoli, Mondadori, 1995.
*Fred Saberhagen, ''Il pianeta Berserker'', traduzione di Giuliano Acunzoli, Mondadori, 1995.
*Fred Saberhagen, ''L'uomo Berserker'', traduzione di Maura Arduini, Mondadori, 1990.
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:Scrittori statunitensi|Saberhagen, Fred]]
[[Categoria:Autori di fantascienza|Saberhagen, Fred]]