Amos Oz: differenze tra le versioni

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*Anch'io ho una [[verità]] assoluta. Sono convinto che sia sempre un male infliggere dolore a qualcuno. Se dovessi sintetizzare tutti e dieci i comandamenti in un unico comandamento, in assoluto direi: non infliggere dolore a nessuno. Questo è il punto fermo della filosofia della mia vita. Il resto è relativo. (dall'intervista di Nuccio Ordine, ''Io, Amos Oz il mediatore. Un colloquio'', ''Corriere della sera'', 1° ottobre 2007)
*C'era come la sensazione che mentre gli uomini vanno e vengono, nascono e muoiono, i [[libri]] invece godono di eternità. Quand'ero piccolo, da grande volevo diventare un libro. Non uno scrittore, un libro: perché le persone le si può uccidere come formiche. Anche uno scrittore, non è difficile ucciderlo. Mentre un libro, quand'anche lo si distrugga con metodo, è probabile che un esemplare comunque si salvi e preservi la sua vita di scaffale, una vita eterna, muta, su un ripiano dimenticato in qualche sperduta biblioteca a Reykjavik, Valladolid, Vancouver. (da ''Una storia di amore e di tenebra'', traduzione di E. Loewenthal, Feltrinelli)
*I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale. (da ''Una storia di amore e di tenebra'')
*Impariamo a rispettare gli altri popoli: ogni uomo è creato a immagine divina, anche se se lo dimentica continuamente. (da ''Una storia di amore e di tenebra'')
*Nel mio mondo, la parola [[compromesso]] è sinonimo di vita. E dove c'è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non è integrità e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso è fanatismo, morte. (da ''Contro il fanatismo'')