Papa Pio XI: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*E in questo caso [se fosse lo Stato ad essere totalitario], ci sarebbe una grande usurpazione, perché se c'è un regime totalitario - totalitario di fatto e di diritto - è il regime della Chiesa, perché l'uomo appartiene totalmente alla Chiesa, deve appartenerle, dato che l'uomo è la creatura del buon Dio [...]. E il rappresentante delle idee, dei pensieri e dei diritti di Dio non è che la Chiesa. Allora la Chiesa ha veramente il diritto e il dovere di reclamare la totalità del suo potere sugli individui: ogni uomo, tutto intero, appartiene alla Chiesa, perché tutto inero appartiene a Dio. (dal Discorso agli iscritti alla Federazione francese dei sindacati cristiani, 18 settembre 1938)
*La [[scuola]] [...] è di natura sua istituzione sussidiaria e complementare della famiglia e della Chiesa [...] tanto da poter costituire, insieme con la famiglia e la Chiesa un solo santuario, sacro all'educazione cristiana. (da ''Divini illius magisteri'')
*Nessuno ritenga che la [[santità]] sia patrimonio di pochi prescelti. Tutti sono obbligati senza eccezione alcuna. (dall'Enciclica su [[Francesco di Sales]] citato in [[Natale Ginelli]], ''La tua via'', Edizioni Paoline, Milano 1957)
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Non abbiamo bisogno di annunciare a voi, Venerabili Fratelli, gli avvenimenti che in questi ultimi tempi hanno avuto luogo in questa Nostra Sede Episcopale Romana e in tutta [[Italia]], che è dire della Nostra propria dizione Primaziale, avvenimenti che hanno avuto più larga e profonda ripercussione in tutto il mondo, e più sentitamente in tutte e singole le diocesi dell'Italia e del mondo cattolico. Si riassumono in poche e tristi [[Parola|parole]]: si è tentato di colpire a [[morte]] quanto vi era e sarà sempre più caro al Nostro [[cuore]] di Padre e Pastore di [[Anima|anime]]... e possiamo bene, dobbiamo anzi soggiungere: «e il modo ancor m'offende».
===Citazioni===
*Abbiamo già detto che serbiamo e serberemo e memoria e riconoscenza perenne per quanto venne fatto in Italia con beneficio della Religione, anche se con contemporaneo non minore, e forse maggiore, beneficio del partito e del regime.
*Ché se di ingratitudine si vuol parlare, essa fu e rimane quella usata verso la Santa Sede da un partito e da un regime che, a giudizio del mondo intero, trasse dagli amichevoli rapporti con la Santa Sede, in paese e fuori, un aumento di prestigio e di credito, che ad alcuni in Italia ed all’estero parvero eccessivi, come troppo largo il favore e troppo larga la fiducia da parte Nostra.
*Noi, certi fino alla evidenza, di essere e di mantenerci sul terreno religioso, non abbiamo mai creduto che potessimo essere considerati come «un potere estero», massime da cattolici e da cattolici italiani. (p. 437)
 
 
==Bibliografia==