Raymond Léopold Bruckberger: differenze tra le versioni

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==''La storia di Gesù Cristo''==
===[[Incipit]]===
La storia di un [[uomo]] è l'iscrizione della sua personalità nel [[tempo]] in cui vive, e scriverne la storia è decifrare tale iscrizione. La grande maggioranza degli uomini non ha una storia; essi lasciano la leggera traccia d'un insetto sulla sabbia. Alcuni invece incidono più a fondo, penetranopenetraGJJKòLàVGJGT<nowiki>{{NDRInserire qui il testo non formattato}}JGJLKJòLòLò</nowiki>no fino al macigno, lo spaccano, lo scavano, lo modellano, e la loro traccia rimane per sempre, incancellabile.<br>C'è la storia di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Abbiamo il suo ''Memoriale''. Chi s'interessa a questo personaggio non può ignorare quel che egli stesso pensava di sé e della sua [[vita]]. [[Gesù Cristo]] non ha lasciato memoriali, ma i [[Vangelo|vangeli]] riferiscono di lui molti fatti, gesti e [[Parola|parole]], quanto basta per darci un'[[idea]] precisa di quel ch'egli pensava di se stesso.<br>Subito ci colpisce un particolare. Nei vangeli c'è una domanda che viene di continuo rivolta a Gesù, come la marea risale verso [[terra]]: «Chi sei? Chi dici di [[essere]]? Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo attendere un altro? Parlaci chiaramente di te stesso.» [[Amico|Amici]] o [[Nemico|nemici]], tutti un [[giorno]] o l'altro gli rivolgono questa domanda e lui stesso la rivolge ad altri: «Chi credete che io sia?» Né [[Socrate]] né ad [[Alessandro Magno|Alessandro]] né a Napoleone si è mai chiesto chi fossero: non si dubitava nemmeno di non saperlo, ed in effetti lo si sapeva.
 
===Citazioni===