Gianna Beretta Molla: differenze tra le versioni

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==''L'amore più grande. Santa Gianna Beretta Molla''==
 
*''Tutti, nel mondo, lavoriamo in qualche modo a servizio degli uomini. Noi medici direttamente lavoriamo sull'uomo. Il nostro oggetto di scienza e di lavoro è l'uomo che, dinanzi a noi, ci dice di sé stesso, e ci dice " Aiutami" e aspetta da noi la pienezza della sua esistenza.( [...)] La nostra missione non è finita quando le medicine non servono più. C'è l'anima da portare a Dio.( [...)] Come il sacerdote può toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi, bambini. Che Gesù si faccia vedere in mezzo a noi. Trovi tanti medici che offrino sè stessi per Lui.'' (opera cit., pagp. 60)
 
*''Il mondo cerca la gioia ma non la trova lontana da Dio. ([...)] Il segreto della felicità è di vivere momento per momento, e di ringraziare il Signore di tutto ciò che Egli, nella sua bontà, ci manda giorno per giorno''. (opera citp., pag 81)
 
*''Siamo apostole e se desideriamo che il nostro apostolato non sia vano bensì efficace, c'è un unico modo apprezzabile: pregare. Ma dobbiamo pregare con fede, con speranza, con carità. Persino il lavoro può essere preghiera. Offrendo al Signore tutte le azioni che stiamo per compiere, affinchèaffinché esse servano alla Sua gloria!'' (opera citp., pag 51)
 
*''Nostro compito è rendere la verità visibile nella nostra persona, rendere la verità amabile, offrendo di noi stessi un esempio attraente.( [...)] L'uomo che ha sempre bisogno di toccare, di sentire non si lascia facilmente conquistare da una parola. Il dire soltanto non trascina, ma il far vedere, si!'' (opera citp., pag 55)
 
*''E'È meraviglioso! Quando si è in alto in alto, con un cielo sereno, la neve bianchissima, come si gode e si loda Iddio!'' (opera citp., pag 71)
 
*''([...)] i miei santi genitori: tanto retti e sapienti. Di quella sapienza che era il riflesso del loro animo buono, giusto e timorato di Dio''. (opera citp., pag 22)
 
*''Ora la nostra comprensione è perfetta, perchèperché ci è di luce il Cielo e di guida la Legge divina, perchèperché Cielo e Legge divina trovano in te le più belle virtù e la bontà migliore, e in me il desiderio vivissimo e la gioia immensa di renderti sempre felice''. (opera citp., pag 102)
 
==Bibliografia==