Giuseppe Moscati: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 12:
*Non la scienza, ma la [[carità]] ha trasformato il mondo, in alcuni periodi; e solo pochissimi uomini son passati alla storia per la scienza; ma tutti potranno rimanere imperituri, simbolo dell'eternità della vita, in cui la morte non è che una tappa, una metamorfosi per un più alto ascenso, se si dedicheranno al bene. (volume 1, pp 259-260)
*La [[scienza]] ci promette il benessere e tutto al più il piacere; la [[religione]] e la [[fede]] ci danno il balsamo della consolazione e la vera felicità, che è una cosa sola con la moralità e col senso del dovere.
*Ahimè la nostra [[scienza]], se fosse tutta fredda e destinata solo a mantenere i minuti piaceri del corpo, a che cosa servirebbe? Sarebbe un'[[ancella]] del materialismo e dell'egoismo! E perciò per metterla al riparo di simile accusa, noi medici, in momenti supremi, ricordiamoci di avere di fronte a noi, oltre che un corpo, un'[[anima]], creatura di [[Dio]]. Vi garantisco che attraverso i miei diuturni studi compiuti, e le conoscenze dei vari popoli d'[[Europa]] e dei loro costumi, ho radicato sempre più la credenza dell'al di là; l'ingegno umano così possente, capace di manifestazioni di bellezza e di verità e di bene, non può essere che divino, e l'[[anima]] e il pensiero umano a [[Dio]] devono ritornare.
Vi garantisco che attraverso i miei diuturni studi compiuti, e le conoscenze dei vari popoli d'[[Europa]] e dei loro costumi, ho radicato sempre più la credenza dell'al di là; l'ingegno umano così possente, capace di manifestazioni di bellezza e di verità e di bene, non può essere che divino, e l'[[anima]] e il pensiero umano a [[Dio]] devono ritornare.
*Ho creduto che tutti i giovani meritevoli, avviatisi tra le speranze, i sacrifici, le ansie delle loro famiglie, alla via della [[medicina]] nobilissima, avessero diritto a perfezionarsi, leggendo in un libro che non fu stampato in caratteri neri su bianco, ma che ha per copertura i letti ospedalieri e le sale di laboratorio, e per contenuto la dolorante carne degli uomini e il materiale scientifico, libro che deve essere letto con infinito [[amore]] e grande sacrificio per il prossimo. Ho pensato che fosse debito di [[coscienza]] istruire i giovani, aborrendo dall'andazzo di tenere misterioso gelosamente il frutto della propria esperienza, ma rivelarlo a loro.
*Il [[medico]] si trova poi in una posizione di privilegio, perché si trova tanto spesso a cospetto di anime che, malgrado i loro passati errori, stanno lì lì per capitolare e far ritorno ai principi ereditati dagli avi, stanno lì ansiose di trovare un conforto, assillate dal [[dolore]]. Beato quel [[medico]] che sa comprendere il mistero di questi cuori e infiammarli di nuovo. Ma è indubitato che la vera perfezione non può trovarsi se non estraniandosi dalle cose del [[mondo]], servendo [[Iddio]] con un continuo [[amore]], e servendo le [[anime]] dei propri [[fratelli]] con la [[preghiera]], con l'esempio, per un grande scopo, per l'unico scopo che è la loro [[salvezza]].