Hans Christian Andersen: differenze tra le versioni

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Oh! quei bambini stavano proprio bene, ma la loro felicità non poteva durare per sempre!<br />
Il padre, re dell'intero paese, si risposò con una principessa cattiva che non amava affatto quei poveri bambini, e loro dovettero accorgersene fin dal primo giorno.<br>
{{NDR|Hans Christian Andersen, ''Fiabe'', Mondadori, traduzione di Anna Cambieri}}
 
====Marcella Rinaldi====
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====Anna Cambieri====
Era così bello in campagna, era estate! Il grano era bello giallo, l'avena era verde e il fieno era stato ammucchiato nei prati; la cicogna passeggiava sulle sue slanciate zampe rosa e parlava egiziano, perché aveva imparato quella lingua da sua madre. Intorno ai campi e al prato c'erano grandi boschi, e in mezzo ai boschi si trovavano laghi profondi; era proprio bello in campagna! Esposto al sole si trovava un vecchio maniero circondato da profondi canali, e tra il muro e l'acqua crescevano grosse foglie di farfaraccio, e erano così alte che i bambini più piccoli potevano stare dritti all'ombra delle più grandi. Quel luogo era selvaggio come un profondo bosco; lì si trovava un'anatra col suo nido.<br>
{{NDR|Hans Christian Andersen, ''Fiabe'', Mondadori, traduzione di Anna Cambieri}}
 
====Marcella Rinaldi====
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====Anna Cambieri====
C'era un freddo terribile, nevicava e cominciava a diventare buio; e era la sera dell'ultimo dell'anno. Nel buio e nel freddo una povera bambina, scalza e a capo scoperto, camminava per la strada; aveva le ciabatte quando era uscita da casa, ma a che cosa le sarebbero servite? erano troppo grandi per lei, tanto grandi che negli ultimi tempi le aveva usate la mamma. E ora la piccola le aveva perdute subito, quando due carri che passavano a forte velocità l'avevano costretta a attraversare la strada di corsa. Una ciabatta non riuscì più a ritrovarla, e l'altra se la prese un ragazzo, dicendo che l'avrebbe usata come culla quando avesse avuto dei figli.<br>
{{NDR|Hans Christian Andersen, ''Fiabe'', Mondadori, traduzione di Anna Cambieri}}
 
====Marcella Rinaldi====
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====Anna Cambieri====
C'era una volta un principe che voleva avere per sé una principessa, ma doveva essere una vera principessa. Perciò viaggiò per tutto il mondo per trovarne una, ma ogni volta c'era qualcosa di strano: di principesse ce n'erano molte, ma non poteva mai essere certo che fossero vere principesse; infatti sempre qualcosa andava storto. Così se ne tornò a casa e era veramente molto triste, perché desiderava di cuore trovare una vera principessa.<br>
{{NDR|Hans Christian Andersen, ''Fiabe'', Mondadori, traduzione di Anna Cambieri}}
 
====Alda Manghi====
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In mezzo al mare l'acqua è azzurra come i petali dei più bei fiordalisi e trasparente come il cristallo più puro; ma è molto profonda, così profonda che un'anfora non potrebbe raggiungere il fondo; bisognerebbe mettere molti campanili, uno sull'altro, per arrivare dal fondo fino alla superficie. Laggiù abitano le genti del mare.<br />
Non si deve credere che ci sia solo sabbia bianca, no! Crescono alberi stranissimi, e piante con gli steli e i petali così sottili che si muovono al minimo movimento dell'acqua, come fossero esseri viventi. Tutti i pesci, grandi e piccoli, nuotano tra i rami, proprio come fanno gli uccelli nell'aria.<br>
{{NDR|Hans Christian Andersen, ''Fiabe'', Mondadori, traduzione di Anna Cambieri}}
 
====Marcella Rinaldi====
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C'era una volta una bambina tanto graziosa e delicata, ma che d'estate andava in giro sempre a piedi nudi, perché era povera, e d'inverno calzava zoccoli di legno così grandi che il collo dei suoi piedini diventava tutto rosso e faceva pena a guardarlo.<br />
Nel centro della città abitava la vecchia madre del calzolaio, che cucì, come meglio poté, un paio di scarpette con vecchie strisce di cuoio rosso. Le scarpe erano un po' goffe, ma l'intenzione era buona: le avrebbe date alla bambina, che si chiamava Karen.<br>
{{NDR|Hans Christian Andersen, ''Fiabe'', Mondadori, traduzione di Anna Cambieri}}
 
====Alda Manghi====