Giordano Bruno: differenze tra le versioni

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*[...] l'esser beccaio {{NDR|macellaio}} debba essere stimata un'arte ed esercizio più vile che non è l'esser boia [...] perché questa si maneggia pure in contrattar membri umani, e talvolta administrando alla giustizia; e quello ne gli membri d'una povera bestia, sempre amministrando alla disordinata [[gola]], a cui non basta il cibo ordinato dalla natura {{NDR|il [[vegetarismo|cibo vegetale]]}}, più conveniente alla complessione e vita dell'uomo (lascio l'altre più degne raggione da canto); cossì l'esser [[caccia|cacciatore]] è uno esercizio ed arte non meno ignobile e vile che l'esser beccaio; come non ha minor raggion di bestia la salvatica fiera che il domestico e campestre animale. (da ''Spaccio de la bestia trionfante'', Rizzoli 2000, pp. 292-293)
*Non è la materia che genera il [[pensiero]], è il pensiero che genera la materia.<ref name=futura />
*Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna. (da ''La cena de le ceneri'')
*Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, porre i [[seme|semi]] della nuova cultura che fiorirà, inattesa, improvvisa, proprio quando il potere si illuderà di avere vinto.<ref name=futura />
*O dunque forte, vittoriosa e trionfatrice mascella d'un asino morto, o diva, graziosa e santa mascella d'un polledro defunto, or che deve essere della santità, grazia e divinità, fortezza, vittoria e trionfo dell'asino tutto, intiero e vivente, – asino, pullo e madre, – se di quest'osso e sacrosanta reliquia la gloria ed exaltazion è tanta? [...] Pregate, pregate Dio, o carissimi, se non siete ancora asini, che vi faccia dovenir asini. (da ''Cabala del Cavallo pegaseo'')