Paolo Mieli: differenze tra le versioni

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* Molti anni fa la mia firma capitò (me colpevole) in calce a uno di questi manifesti; nelle intenzioni dei promotori – e mia – quell'appello avrebbe dovuto essere a favore della libertà di stampa; ma, per una riprovevole ambiguità della formulazione, pareva che quel testo difendesse la lotta armata e incitasse al linciaggio di Luigi Calabresi. Poco dopo il commissario [[Omicidio Calabresi|fu ucciso]] e io, a distanza di trent'anni, provo ancora vergogna per quella coincidenza. Come, credo (o quantomeno mi auguro), tutti coloro il cui nome comparve in fondo a quel foglio.<ref>Fu tra i 757 sottoscrittori dell'appello de ''L'espresso'' contro il [[commissario Calabresi]].</ref> (dal ''Corriere della sera'', 3 luglio 2002)
*La difesa della [[libertà di stampa]] significa salvare per le future generazioni il lascito immenso della lettura, da cui dipende tutta intera la trasmissione del patrimonio culturale della nostra civiltà e la possibilità che continui ad esistere un valido sistema di istruzione. (dal ''Corriere della sera'', 24 dicembre 2004)
 
*Sono in molti [...] a pensare che l'[[Europa]] (così come la conosciamo oggi) abbia i giorni contati. [[Bassam Tibi]], un immigrato siriano, tra i più autorevoli rappresentanti dell'[[islamismo]] dialogante in Germania, ha dichiarato sul «Welt am Sonntag» che «il problema non è se la maggioranza degli europei diventa musulmana, ma piuttosto quale forma di Islam è destinata a dominare in Europa: l'Islam della sharia o l'euroislam». (dal ''Corriere della sera'', 24 dicembre 2004)
* Nella storia di una democrazia la discontinuità è un elemento fecondo e non un baratro di cui aver paura. (dal ''Corriere della sera'', 27 settembre 2007)
{{intestazione|''NELLA STORIA'', ''Corriere della sera'', 3 aprile 2005}}
 
*Quella del Papa polacco è stata una [[Chiesa]] che ha dato un apporto fondamentale al processo da cui è uscito in frantumi l'impero sovietico ma ad un tempo non si è poi messa in alcun modo «al servizio» o più semplicemente al traino dei vincitori della guerra fredda, gli [[Stati Uniti d'America]].
*Va riconosciuto che al cospetto di Karol Wojtyla persino il mondo dei non cattolici è stato obbligato, eccezion fatta per qualche residuo, a mettere in soffitta toni, argomenti e stilemi del tradizionale anticlericalismo e anzi ad emendarsi non senza qualche fatica e sofferenza da essi.
*{{NDR|Papa Giovanni Paolo II}} Wojtyla è stato il Papa del dialogo interreligioso, della mano tesa al modo ebraico e musulmano, del riconoscimento dei torti della propria parte. Qualcosa a ben pensarci di davvero atipico, unico nella Storia universale.
==Note==
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Giornalisti italiani|Mieli, Paolo]]