Emir Kusturica: differenze tra le versioni

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:''My father was an atheist and he always described himself as a Serb. OK, maybe we were Muslim for 250 years, but we were orthodox before that and deep down we were always Serbs, religion cannot change that. We only became Muslims to survive the Turks.'' (da ''The Guardian'', 4 Marzo 2005)
 
{{Intestazione|''Rivoluzionario Emir Kusturica'', intervista di Mario Serenellini, ''Corriere della Sera'', 17 gennaio 2010}}
*All'inizio del secolo scorso eravamo tutti convinti che l'[[arte]] dei grandi, da [[James Joyce|Joyce]] a [[Marcel Proust|Proust]], a [[Pablo Picasso|Picasso]], ci stesse preparando a una rivoluzione dello spirito. Ma davanti all'attuale produzione cinematografica, si ha l'impressione d'essere riprecipitati a fine Ottocento. (da ''Corriere della Sera'', 17 gennaio 2010)
*I miei film sono il contrario di quelli hollywoodiani, che, in varie forme, sono pura propaganda. Ossequienti alla politica di Washington, ma prodotti a [[Hollywood]]. È Hollywood il nodo della politica Usa, risultato stellare della vera rivoluzione del Ventesimo secolo: il dominio dei media.
*Il cinema mi ha reso uno specialista del nulla. È l'onniscienza del regista: la specializzazione in nulla.
*Il [[potere]], oggi, è di chi controlla la [[televisione]]: che crea le mitologie del momento, fortunatamente solo istantanee, non perenni. Le immagini trasmesse sono selezioni preventive, regie a effetto speciale: "realtà" che fanno dell'inganno il loro linguaggio. Come avverte [[George Orwell|Orwell]], il [[linguaggio]] politico è un artificio per far sembrare vere le menzogne. È l'idea che affiora nei miei film, fin da ''Papà è in viaggio d'affari''.
*Mi sento come un paracadute che scende mentre tutti gli altri restano immobili. (da ''Corriere della Sera'', 17 gennaio 2010)
*Nel secolo scorso, il [[cinema]] è stato la sintesi di letteratura, pittura e altre arti: parlo del cinema d'autore, non di quello industriale. Mi ha sempre ossessionato l'idea che un [[film]], con la persuasione delle immagini, potesse rovesciare l'accaduto, la realtà: in una parola, la storia. Fin da piccolo, quando già m'interessavo a tutto, il cinema mi è stato gemello: fatto per chi sa tutto e niente.
*Se ripenso a [[Josip Broz Tito|Tito]], cui si deve uno degli slogan più squallidi - "La pace durerà cent'anni, ma dobbiamo esser pronti a entrare in guerra domani" -, mi viene da identificarlo con il protagonista di quel racconto di [[Anton Cecov|Cechov]] che, a forza di pensare a cose ordinarie in modo ordinario, finisce per non esistere più.
*Son finito dietro la cinepresa perché adoravo [[Ingmar Bergman|Bergman]], ma anche [[Bruce Lee]]. Underground è puro [[William Shakespeare|Shakespeare]] filtrato dai [[Fratelli Marx|fratelli Marx]]: più che dal cinema discende dai [[The Clash|Clash]]. (da ''Corriere della Sera'', 17 gennaio 2010)
 
== Film ==
*''[[Il valzer del pesce freccia]]'' (1993)