Lev Isaakovič Šestov: differenze tra le versioni

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'''Lev Isaakovič Šestov''' (1866 – 1938), filosofo russo.
 
==''L'eredità fatale''==
*{{NDR|Riferito a [[Benjamin Fondane ]]}} Ciò che voi volete non è rinunciare alla conoscenza, ma oltrepassarla. (citato in [[Ann van Sevenant]], ''Il filosofo dei poeti: l'estetica di Benjamin Fondane'', Mimesis, 1994)
*Non fu l'uomo, bensì [[Dio]] a cogliere il frutto dell'albero proibito e ad assaggiarlo. (citato in Ann van Sevenant, ''Il filosofo dei poeti: l'estetica di Benjamin Fondane'', Mimesis, 1994)
==''L'eredità fatale''==
*Dopo [[Plotino]] la filosofia non ha più il diritto di percorrere le strade che aveva percorso prima di lui. Volenti o nolenti, per quanto ci possa attirare l'albero della conoscenza del bene e del male, cresciuto così fronzuto e rigoglioso in questi sedici secoli che ci separano da Plotino, non siamo più in grado di fondare la nostra etica, né la nostra ontologia, né la nostra teoria della conoscenza così come le fondavano i greci. L'esistenza autentica ha inizio al di là del bene e del male. La verità filosofica è al di la della mente e dell'intelletto...
*Non fu l'uomo, bensì [[Dio]] a cogliere il frutto dell'albero proibito e ad assaggiarlo. (citato in Ann van Sevenant, ''Il filosofo dei poeti: l'estetica di Benjamin Fondane'', Mimesis, 1994)
 
*Per quante domande noi porremmo a Plotino, non riceveremo alcuna risposta. Non ode neppure le nostre domande che per lui hanno cessato di esistere. E uno dei privilegi più importanti è proprio il diritto di non dare risposte, di non ribattere, di non doversi giustificare o, in altre parole, la non-soggezione alle istanze comuni.