Romano Bilenchi: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Romano Bilenchi==
*''Il bottone di Stalingrado'' ricapitola definitivamente ogni immagine di romanzo politico sostenuta, e oppugnata, negli ultimi quarant'anni — voglio dire che liquida, in un atto fulmineo di delibazione immaginaria, gli innumerevoli romanzi del genere che sono stati scritti o che sarebbero potuti essere scritti; li liquida, chiudendone una volta per tutte la necessità e la suggestione. Si capisce che questo «mai più» avviene, ed ha valore, all'interno del particolare sistema espressivo che è la narrativa di Bilenchi; ma in quel preciso istante, come ogni gesto scrittorio, ha una portata assoluta.<br>Si può dire così: nel Bottone, Bilenchi ha condotto a termine (ad evidenza) un'esperienza che restava latente in alcune zone del suo lavoro letterario pregresso. Resta che la logica interna all'opera di questo compimento d'esperienza conforta la pregiudiziale di omogeneità da cui sono partito. ([[Giuliano Gramigna]])
*Auguri di buon lavoro, caro Bilenchi, e di scrivere presto qualcosa di così bello come ''La siccità''. Non potrei dirle qualcosa di più bello, perché davvero mi pare difficile. Voglio dire, Lei potrà raccontare molte altre cose, ma in questo libro possiede il senso ideale di come le cose vanno raccontate. Se il mio entusiasmo per questo libro Le potesse venire significato in modo tangibile, Lei si troverebbe addirittura in mezzo a un teatro, fra migliaia di applausi. ([[Elsa Morante]])
 
==Bibliografia==