Verona: differenze tra le versioni

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m elimino traduzioni atroci (senza fonti, presumo personali) di versi di Catullo: intanto le lasciamo solo in latino...
m sistemo tutto a parte i carmi di Catullo; citazione di Giovanni Cotta rimossa perché senza fonte precisa
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:''De summo montis Castrum prospectat in urbem | daedalea factum arte viisque tetris | nobile, praecipuum, memorabile, grande theatrum, | ad decus extructum, sacra Verona, tuum. | Magna Verona, vale, valeas per secula semper | et celebrent gentes nomen in orbe tuum.'' (dall'[http://www.allarena.it/images/verona/raterio.jpg iconografia rateriana])
*Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l'incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Con i suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell'odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche e quiete strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi e dei Capuleti... ([[Charles Dickens]])
*[[Walter Benjamin]]: ''"Depositiamo per tre ore i bagagli alla stazione e ci dirigiamo lungo la strada maestra, attraversando la città e le fortificazioni, verso San Zeno Maggiore. Che strano effetto questo ribollio di colli, queste mura ora ripide, ora smussate, le differenze di altitudine, a volte appena percepibili. Tutto di una sottile sensibilità del tutto celata all'occhio profano. Il portale di una fortezza, diviso in tre parti, ci stupisce per il suo acroterio e la sua imponenza. Per il resto la mia memoria potrà fornire solo un racconto approssimativo degli altri edifici e monumenti... Viaggiando in filobus per la città vediamo altri edifici. Le fermate del tram sono indeterminate o mal segnalate; si scende da una parte diversa che da noi in Germania e in quel mattino ho dovuto rincorrere per ben tre volte il filobus mentre gli altri vi sedevano comodamente."''<ref>http://ospitiweb.indire.it/~mipm0001/goethe/benjamin.htm</ref> ([[Walter Benjamin]])
*[[Johann Wolfgang von Goethe]]: ''"Durante la sera si prova gioia di vivere e l'aristocrazia esce per la passeggiata. Chi va in chiesa a recitare l'Ave Maria, chi si ferma in Piazza Bei Cavalleri si accosta alle carrozze per intrattenersi con le belle signore. La popolazione qui va e viene tra la più grande animazione e specialmente in alcune vie. Nei giorni di mercato le piazze sono zeppe di gente, si ride, si scherza per tutta la giornata. Il popolo è tutto bello e buono e bada con occhio acuto ai fatti altrui, i ricchi e i nobili stanno rinchiusi nelle loro case."'' <ref>http://ospitiweb.indire.it/~mipm0001/goethe/verona.htm</ref>([[Johann Wolfgang von Goethe]])
*''Eco Verona | sotobrasso de Ponte Castelvècio: | l'è tuta bela, | tuta ciara e calda. | L'Adese l'è imamàdo, | l'è in confusion, | l'è timido, | el se pètena, | el se lustra, | el se veste de muraiòni, | el se méte in testa i ponti, | el canta de tuta vena. | Adesso el se scadèna | el ciapa fià, | el la basa. | Co na "esse" el la brinca tuta, | co na "esse" el la ciama Sposa.'' ([[Tolo da Re]])
*[[Lord Byron]]: ''"Il sarcofago di Giulietta, semplice, aperto, con foglie appassite intorno, nel vasto e desolato giardino di un convento, è triste come fu triste il suo amore. Ho portato via alcuni pezzetti per darli a mia figlia e alle mie nipoti."'' <ref>http://www.verona.com/index.cfm?Page=Guida&section=luoghi&id=177</ref>([[George Gordon Byron]])
*Non c'è mondo per me aldilà delle mura di Verona: | c'è solo [[purgatorio]], c'è tortura, lo stesso [[inferno]]; | bandito da qui, è come fossi bandito dal mondo; | e l'esilio dal mondo vuol dir morte. E quindi | dire esilio è dire morte con altro termine, falso ed improprio; | e tu, a chiamar esilio la mia morte, mi mozzi il capo con un'ascia d'oro, | e sorridi del colpo che m'uccide. (versi di ''Romeo e Giulietta'', scritti su una lapide posta sulla parte interna dei portoni della Bra a Verona)
*''Quà, dove l'Adese, sensa fermarse | rompe nei ponti la so canson, | stao atento ai versi che pol negarse, | li tiro a riva, col me baston... | Li tegno al suto, li meto al caldo | parchè i renvegna, che i ciapa fià, | li mando a spasso sul Montebaldo | che li fa degni de sta çità. | Quando jè svelti, libari e pronti, | ridoti a l'uso de la rason, | mi che me godo guardar dai ponti, | rompo ne l'Adese la me canson....'' ([[Berto Barbarani]])
*''Quando Odoacre dinanzi a l'impeto | di Teodorico cesse, e tra l'èrulo | Eccidio passavan sui carri | Dritte e bionde le donne amàle | Entro la bella Verona, odinici | Carmi intonando: raccolta al vescovo | Intorno, l'italica plebe | Sporgea la croce supplice a' Goti.'' ([[Giosuè Carducci]])
*Si arriva con [[piacere]] a Verona. La [[città]] conserva le vestigia di un'antica grandezza. L'anfiteatro è molto ben conservato e degno della magnificenza romana. Per rispetto a [[William Shakespeare|Shakespeare]] e per scrupolo di [[coscienza]] sono andato a vedere la tomba di [[Romeo e Giulietta]]. È un abbeveratoio di buoi al quale si è dato un nome pomposo. ([[Camillo Benso, conte di Cavour]])
*''Su 'l castello di Verona | batte il [[sole]] a mezzogiorno | da la Chiusa al pian rintrona | solitario un suon di corno.'' ([[Giosuè Carducci]])
*{{NDR|Visitando la Casa di Giulietta}} Un poeta visita sempre simili luoghi, pur essendo il primo a ridere della credulità del suo cuore... ([[Heinrich Heine]])
*[[Venezia|Veneziani]], gran signori, | [[Padova|padoani]], gran dottori, [[Vicenza|vicentini]] magnagatti, veronesi, tutti matti. (detto popolare veneto)
*Verona, con le sue vecchie mura che l'attorniano, i suoi ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi ricordi del medio evo, ha una grande aria che incute rispetto. ([[Paul Valéry]])
 
*''Poetae tenero, meo sodali | velim Caecilio, papyre, dicas | Veronam veniat, Novi relinquens''Carmen XXXV''| Comi moenia Lariumque litus: | nam quasdam volo cogitationes | amici accipiat sui meique.'' (da [[Catullo]], ''Carmen XXXV'')
*''Brixia Chinea sub posita specula, | flavus quam molli percurrit flumine Mella, | Brixia Veronae mater amata meae; [...].'' (da [[Catullo]], ''Carmen LXVII'')
 
== Citazioni di un ammiratore: [[William Shakespeare]] ==
Anche attraverso [[William Shakespeare]] Verona è diventata una delle città italiane più conosciute o almeno nominate nel mondo.<br>Shakespeare non visitò mai Verona, ma la conobbe attraverso scritti di [[Luigi Da Porto]], [[Masuccio Salernitano]] e [[Matteo Bandello]] che lo ispirarono una delle sue opere: [[Romeo e Giulietta]]. Shakespeare si immaginava Verona come una sorta di [[Venezia]] con canali e [[gondola|gondole]], forse ispirato dai [[pittura|pittori]] veneziani a corte in [[Londra]].
 
Shakespeare aveva probabilmente un rapporto particolare con l'immagine idealizzata che aveva della città, tanto che ambientò o diede origine a suoi personaggi a Verona. Vanno ricordate anche [[I due gentiluomini di Verona]] e [[La bisbetica domata]], ambientata a [[Padova]], ma con il personaggio maschile centrale, ''Petruccio'', veronese.
 
Proprio in funzione ''Shakespeariana'' Verona è fra le città italiane più presenti nei toponimi dei nuovi continenti. Le varie Verona [[Stati Uniti d'America|statunitensi]], [[Canada|canadesi]] ed [[australia]]ne nascono dalle sue opere.
 
L'amore di Shakespeare è ricambiato dai veronesi, l'[[Estate teatrale veronese]] ha il programma diviso a metà fra lui e [[Carlo Goldoni]] e Shakespeare è ricordato spesso nella vita veronese. L'appellativo '''Verona città dell'amore''' dipende essenzialmente da lui.<br>
E per il carattere campanilista dei veronesi i versi messi in bocca a Romeo:
 
{{quote|Non c'è mondo per me aldilà delle mura di Verona:<br />c'è solo purgatorio, c'è tortura, lo stesso inferno;<br>bandito da qui, è come fossi bandito dal mondo;<br />e l'esilio dal mondo vuol dir morte. E quindi<br> dire esilio è dire morte con altro termine, falso ed improprio;<br />e tu, a chiamar esilio la mia morte, mi mozzi il capo con un'ascia d'oro,<br />e sorridi del colpo che m'uccide.||There is no world without Verona walls,<br />But purgatory, torture, hell itself.<br />Hence-banished is banish'd from the world,<br />And world's exile is death: then banished,<br />
Is death mis-term'd: calling death banishment,<br />Thou cutt'st my head off with a golden axe,<br />And smilest upon the stroke that murders me|lingua=en}}
 
==Citazioni di un visitatore illustre: [[Charles Dickens]]==
Lo scrittore inglese [[Charles Dickens]] ebbe modo di visitare Verona durante il suo soggiorno in [[Italia]] nel [[1844]]-[[1845]]. Così la descrive nel suo resoconto di viaggio ''Pictures from Italy'':
{{quote|Deliziosa Verona! Con i suoi bei palazzi antichi e l'incantevole campagna vista in distanza da sentieri praticabili e da solide gallerie con balaustra. Con i suoi tranquilli ponti romani che tracciano la retta via illuminando, nell'odierna luce solare, con tonalità antiche di secoli. Con le chiese marmoree, le alte torri, la ricca architettura che si affaccia sulle antiche e quiete strade nelle quali riecheggiavano le grida dei Montecchi e dei Capuleti ...|Charles Dickens, ''Pictures from Italy'', [[1844]] - [[1845]]<ref>Testo su [http://www.gutenberg.org/dirs/etext96/picit10h.htm Gutenberg.org].</ref>|Pleasant Verona! With its beautiful old palaces, and charming country in the distance, seen from terrace walks, and stately, balustraded galleries. With its Roman gates, still spanning the fair street, and casting, on the sunlight of to-day, the shade of fifteen hundred years ago. With its marble-fitted churches, lofty towers, rich architecture, and quaint old quiet thoroughfares, where shouts of Montagues and Capulets once resounded ...|lingua=en}}
 
==Verona nella lingua dei veronesi: [[Berto Barbarani]]==
[[Berto Barbarani]] ([[1872]]-[[1945]]) è stato forse il maggiore poeta dialettale veronese. Ecco uno dei suoi passi più famosi, contenente la sua "dichiarazione di poetica":
 
{{quote|Quà, dove l'Adese, sensa fermarse<br/>
rompe nei ponti la so canson,<br/>
stao atento ai versi che pol negarse,<br/>
li tiro a riva, col me baston...<br/>
Li tegno al suto, li meto al caldo<br/>
parchè i renvegna, che i ciapa fià,<br/>
li mando a spasso sul Montebaldo<br/>
che li fa degni de sta çità.<br/>
Quando jè svelti, libari e pronti,<br/>
ridoti a l'uso de la rason,<br/>
mi che me godo guardar dai ponti,<br/>
rompo ne l'Adese la me canson....|''Quà dove l'Adese''}}
 
==Verona e il suo fiume: Tolo da Re==
Tolo da Re ([[1918]]-[[2005]]) è l'altro grande poeta dialettale veronese, spesso chiamato ''el poeta de l'Adese'', appunto per aver cantato il legame millenario della città col suo fiume. L'Adige proprio a Verona disegna una caratteristica ansa, indicata dal poeta come il simbolo di questo legame:
{{quote|Eco Verona<br/>
sotobrasso de Ponte Castelvècio:<br/>
l'è tuta bela,<br/>
tuta ciara e calda.<br/>
L'Adese l'è imamàdo,<br/>
l'è in confusion,<br/>
l'è timido,<br/>
el se pètena,<br/>
el se lustra,<br/>
el se veste de muraiòni,<br/>
el se méte in testa i ponti,<br/>
el canta de tuta vena.<br/>
Adesso el se scadèna<br/>
el ciapa fià,<br/>
el la basa.<br/>
Co na "esse" el la brinca tuta,<br/>
co na "esse" el la ciama Sposa.|Frammento de ''L'Adese''}}
 
== Citazioni a vario titolo di altre personalità ==
Altre personalità del mondo della cultura che hanno trattato di Verona:
 
*[[Dante Alighieri]]
*[[Johann Wolfgang von Goethe]]: ''"Durante la sera si prova gioia di vivere e l'aristocrazia esce per la passeggiata. Chi va in chiesa a recitare l'Ave Maria, chi si ferma in Piazza Bei Cavalleri si accosta alle carrozze per intrattenersi con le belle signore. La popolazione qui va e viene tra la più grande animazione e specialmente in alcune vie. Nei giorni di mercato le piazze sono zeppe di gente, si ride, si scherza per tutta la giornata. Il popolo è tutto bello e buono e bada con occhio acuto ai fatti altrui, i ricchi e i nobili stanno rinchiusi nelle loro case."'' <ref>http://ospitiweb.indire.it/~mipm0001/goethe/verona.htm</ref>
*[[Carlo Goldoni]]
*[[Lord Byron]]: ''"Il sarcofago di Giulietta, semplice, aperto, con foglie appassite intorno, nel vasto e desolato giardino di un convento, è triste come fu triste il suo amore. Ho portato via alcuni pezzetti per darli a mia figlia e alle mie nipoti."'' <ref>http://www.verona.com/index.cfm?Page=Guida&section=luoghi&id=177</ref>
*[[Paul Valéry]]: ''"Verona, con le sue vecchie mura che l'attorniano, i suoi ponti dai parapetti merlati, le sue lunghe e larghe vie, i suoi ricordi del medio evo, ha una grande aria che incute rispetto."'' <ref> {{cita web|url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html|titolo=Verona e gli stranieri <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html}}</ref>
*[[Heinrich Heine]], visitando la Casa di Giulietta: ''"Un poeta visita sempre simili luoghi, pur essendo il primo a ridere della credulità del suo cuore..."'' <ref> {{cita web|url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html|titolo=Verona e gli stranieri <!-- Bot generated title -->|deadurl=yes|urlarchivio=http://www.webcitation.org/query.php?url=http://it.geocities.com/giulianoverona/stranieri/veronaestranieri.html}}</ref>
*[[Giosuè Carducci]]
*[[Ezzelino da Romano]]
*[[Giovanni Cotta]]: ''"O Verona, chi ti abbia veduta e subito non ti abbia amata di perdutissimo amore, costui, io credo, non sa amare neppure se stesso"
*[[Walter Benjamin]]: ''"Depositiamo per tre ore i bagagli alla stazione e ci dirigiamo lungo la strada maestra, attraversando la città e le fortificazioni, verso San Zeno Maggiore. Che strano effetto questo ribollio di colli, queste mura ora ripide, ora smussate, le differenze di altitudine, a volte appena percepibili. Tutto di una sottile sensibilità del tutto celata all'occhio profano. Il portale di una fortezza, diviso in tre parti, ci stupisce per il suo acroterio e la sua imponenza. Per il resto la mia memoria potrà fornire solo un racconto approssimativo degli altri edifici e monumenti... Viaggiando in filobus per la città vediamo altri edifici. Le fermate del tram sono indeterminate o mal segnalate; si scende da una parte diversa che da noi in Germania e in quel mattino ho dovuto rincorrere per ben tre volte il filobus mentre gli altri vi sedevano comodamente."''<ref>http://ospitiweb.indire.it/~mipm0001/goethe/benjamin.htm</ref>
 
 
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