Massimo Luigi Salvadori: differenze tra le versioni

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* Proprio mentre conosce i suoi maggiori trionfi, la [[democrazia]], sotto la cappa della sua glorificata ideologia, appare però tutt'altro che in buona salute, poiché nella realtà dei fatti e dei suoi concreti meccanismi di funzionamento, troppi dei suoi presupposti essenziali appaiono profondamente scossi da processi di natura insieme politica, sociale ed economica [...] La questione su cui occorre incentrare la riflessione è in quale misura le società occidentali che della democrazia si fanno paladine continuino a potersi definire democratiche... (cap. I, ''La sacralizzazione della democrazia trionfante'', pag. 6-7)
 
* ...la sostanza della [[democrazia]] è il potere dei cittadini di decidere del proprio destino in modo consapevole e pacifico nel quadro di una «società aperta», nella quale non si dia una distribuzione delle risorse materiali e culturali tale da impedire a qualsiasi cittadino di partecipare alla formazione delle decisioni politiche, come anche di accedere ai massimi livelli del potere [...] Si pone quindi l'interrogativo: nelle attuali società democratiche si sono o no costituite barriere le quali impediscono loro di essere e di restare società effettivamente aperte, e cioè si sono o no stabilite posizioni di potere inaccessibili al controllo e alle decisioni della maggioranza? (cap. II, ''Democrazia diretta e democrazia rappresentativa'', pag. 9-10)
 
* Vi è oggi da domandarsi se nei sistemi che continuiamo a chiamare democratici non siano intervenuti mutamenti tali da richiedere l'elaborazione di nuove categorie atte a definirli. A tal fine occorre fare riferimento a tre tipi di sistemi [...] Il primo è il sistema liberale in senso proprio, che [...] è stato contraddistinto da un suffragio fortemente ristretto e dal fatto che le istituzioni parlamentari poggiavano su partiti di notabili i quali si attivavano soprattutto in occasione delle tornate elettorali. Il secondo è il sistema liberaldemocratico basato su un suffragio notevolmente allargato o universale, sulla competizione tra partiti [...] a carattere di massa, divenuti i principali artefici tanto della formazione e dell'orientamento dell'opinione pubblica quanto dell'azione politica e dei processi parlamentari. Il terzo è il sistema liberaldemocratico di ultima evoluzione [...] nel quale i partiti restano sì i principali soggetti della competizione elettorale [...] ma la loro struttura risulta profondamente mutata, insieme con le tecniche attinenti all'organizzazione del rapporto con le rispettive basi di massa e alla formazione dell'opinione politica. (cap. IV, ''Le applicazioni del principio rappresentativo'', pag. 20-21)