John Keats: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Giunea (discussione | contributi)
Aggiunto citazione
Riga 1:
[[Immagine:John Keats by William Hilton.jpg|thumbnail|220px|John Keats]]
'''John Keats''' (1795 – 1821), poeta britannico.
 
Riga 11:
*Se la [[poesia]] non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente. (da ''Lettera a John Taylor'', 27 febbraio 1818)
*Non ho il più piccolo senso di umiltà verso il pubblico - o verso chiunque altro - eccetto l'essere eterno, il principio della bellezza - e la memoria dei grandi uomini. (da ''Lettera a John Hamilton Reynolds'', 9 aprile 1818)
*{{NDR|In risposta alle critiche sul poema ''Endimione''}} Ormai comincio a conoscere le mie virtù e i miei difetti. La lode e la critica possono influire solo per un attimo su chi, amando la bellezza pura, diventa un giudice severo delle proprie opere. La mia critica "domestica" mi ha tormentato molto di più di quanto abbiano potuto fare Blackwood o l'«Edinburgh Quarterly». E così, quando sento di essere nel giusto, nessun'altra lode può darmi una gioia pari al rivivere da solo e confermare quanto è bello. (da ''Lettera a James Augustus Hessey'', 8 ottobre 1818)
*Non ho mai temuto l'insuccesso: infatti, addirittura lo preferirei, piuttosto che non essere fra i più grandi. (da ''Lettera a James Augustus Hessey'', 8 ottobre 1818)
*Il poeta è la meno poetica delle creature: non ha identità - ma di continuo foggia e riempie qualtro altro corpo. [...] Quando sono in una stanza fra la gente, se per caso non sono assorto nei miei più intimi pensieri, allora non riesco a essere più me stesso, ma la personalità di ciascuno dei presenti comincia a soffocarmi fino addirittura ad annientarmi. E non solo fra gli uomini, sarebbe lo stesso in un asilo. (da ''Lettera a Richard Woodhouse'', 27 ottobre 1818)