Frank Herbert: differenze tra le versioni

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==''Dune''==
===[[Incipit]]===
Nella settimana prima della partenza per Arrakis, quando il tramenio era giunto a livelli quasi insopportabili, una donna vecchia e vizza si presentò alla madre di Paul.<br>
Era una notte calda e soffocante a Castel Caladan, e l'antico cumulo di pietre che era la dimora degli Atreides da ventisei generazioni dava quel senso di frescura umidiccia che preannunciava un cambiamento del tempo.
 
{{NDR|Frank Herbert, ''Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2006}}
 
===Citazioni===
*All'inizio, è indispensabile porre ogni cura nello stabilire i più esatti equilibri. Ciò è ben noto ad ogni sorella Bene Gesserit. Così, nell'intraprendere lo studio della vita di Muad'Dib, conviene per prima cosa collocarlo esattamente nel suo tempo: egli nacque nel cinquantasettesimo anno dell'imperatore Paddiscià Shaddam IV. Cura ancora maggiore va usata nel collocare Muad'Dib nel suo giusto luogo: il pianeta Arrakis. Non ci si deve lasciar ingannare dal fatto che egli sia nato su Caladan e vi abbia trascorso i suoi primi quindici anni. Arrakis, il pianeta noto come Dune, è la sua patria, per sempre. (''Dal "Manuale di Muad'Dib", della Principessa Irulan'', p. 3, Nord)
*La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l' annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò.
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==''Messia di Dune''==
===[[Incipit]]===
Il regno dell'Imperatore Muad'Dib interessò più storici che qualunque altra èra della Storia dell'umanità. Numerosi, tra essi, difendevano con un'asprezza gelosa il proprio punto di vista partigiano e settario, ma il fatto stesso che s'infervorassero rivela il profondo sconvolgimento causato da quest'uomo, che regnò su tanti mondi diversi e risvegliò tante passioni.
 
{{NDR|Frank Herbert, ''Messia di Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2006}}
 
===Citazioni===
*È tale la ricchezza dei miti che ammantano le persone di Muad'Dib, l'Imperatore Mentat e di Alia, sua sorella, che è difficile far piena luce sull'autentica natura di questi due esseri. Tuttavia, esistette davvero un uomo nato col nome di Paul Atreides, come pure una donna chiamata Alia. Le loro carni subirono gli effetti del tempo e dello spazio. Benche' disponessero del potere dei veggenti che li svincolava dalle ordinarie limitazioni di questo tempo, di questo spazio, essi erano pur sempre i discendenti d'una stirpe umana e le esperienze da essi vissute furono assolutamente reali, come, del resto, le tracce da essi lasciate nella realta'. Per comprenderli, occorre ammettere che la catastrofe da essi conosciuta fu una catastrofe per tutta la razza umana. Cosi', dunque, quest'opera è dedicata, non a Muad'Dib o a sua sorella, ma ai loro eredi, a tutti noi. (''Dedica dell'<­<­Indice di Muad'Dib», trascritta dal Tabla Memorium del Culto dello Spirito di Mahdi'', p. 5, Ed. Nord)
*Non esiste alcuna separazione tra gli dei e gli uomini: gli uni e gli altri si mescolano senza che sia possibile distinguerli. (''Proverbi di Muad'Dib,'', p. 9, Ed. Nord)
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==''I figli di Dune''==
===[[Incipit]]===
Una macchia di luce comparve sul folto tappeto rosso che ricopriva il pavimento della caverna. La luce ardeva senza una fonte apparente, sembrava esistere soltanto sulla superficie del rosso tessuto di fibre si spezia intrecciate. Un piccolo disco incandescente, di circa due centimetri di diametro, che vagava qua e là deformandosi sempre più in prospettiva... Diventò un ovale allungato, sfiorò il bordo di un letto, balzò in alto increspandosi sulla superficie irregolare.
 
{{NDR|Frank Herbert, ''I figli di Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2006}}
 
===Citazioni===
*Anch'io sono ancora un servitore. E il mio padrone è Dio Misericordioso, un dio pieno d'amore e compassione. (''Stilgar'', cap. 1, p. 6 Ed. Nord)
*La natura e le sue forme affascinanti hanno una meravigliosa proprietà che alcuni chiamano... decadenza. Ed è grazie a questo prodigio che la nuova vita trova la sua strada. Le lagrime versate in silenzio sono l'acqua dell'anima: esse recano con sé nuova vita per la fatica dell'esistere... per la nostra visione offuscata e manchevole che soltanto la morte rende completa. (''Antica Canzone Zensunni'', cap. 6, p. 30, Ed. Nord)
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==''La rifondazione di Dune''==
===[[Incipit]]===
''Quelli che vogliono ripetere il passato, devono imparare dalla storia.''<br>
'''Cadenza musicale Bene Gesserit'''
 
{{NDR|Frank Herbert, ''La rifondazione di Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2007}}
 
===Citazioni===
*Quelli che vogliono ripetere il passato, devono far tesoro dell'insegnamento della storia. (''Cadenza musicale del Bene Gesserit'', cap. 1, p. 1, Nord)
*Quando mi accinsi a guidare l'umanità lungo il Via Aurea, promisi una lezione che le loro ossa avrebbero ricordato. Conosco uno schema profondo che gli umani negano a parole, mentre confermano con le azioni. Dicono di cercare sicurezza e quiete, le condizioni che loro chiamano pace. Ma già mentre dicono questo, creano i semi del tumulto e della violenza. (''Leto II, l'Imperatore-Dio.'', cap. 2, p. 9, Nord)
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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Dune''===
Nella settimana prima della partenza per Arrakis, quando il tramenio era giunto a livelli quasi insopportabili, una donna vecchia e vizza si presentò alla madre di Paul.<br>
Era una notte calda e soffocante a Castel Caladan, e l'antico cumulo di pietre che era la dimora degli Atreides da ventisei generazioni dava quel senso di frescura umidiccia che preannunciava un cambiamento del tempo.
 
{{NDR|Frank Herbert, ''Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2006}}
 
===''Messia di Dune''===
Il regno dell'Imperatore Muad'Dib interessò più storici che qualunque altra èra della Storia dell'umanità. Numerosi, tra essi, difendevano con un'asprezza gelosa il proprio punto di vista partigiano e settario, ma il fatto stesso che s'infervorassero rivela il profondo sconvolgimento causato da quest'uomo, che regnò su tanti mondi diversi e risvegliò tante passioni.
 
{{NDR|Frank Herbert, ''Messia di Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2006}}
 
===''I figli di Dune''===
Una macchia di luce comparve sul folto tappeto rosso che ricopriva il pavimento della caverna. La luce ardeva senza una fonte apparente, sembrava esistere soltanto sulla superficie del rosso tessuto di fibre si spezia intrecciate. Un piccolo disco incandescente, di circa due centimetri di diametro, che vagava qua e là deformandosi sempre più in prospettiva... Diventò un ovale allungato, sfiorò il bordo di un letto, balzò in alto increspandosi sulla superficie irregolare.
 
{{NDR|Frank Herbert, ''I figli di Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2006}}
 
===''L'imperatore-dio di Dune''===
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{{NDR|Frank Herbert, ''Gli eretici di Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2007}}
 
===''La rifondazione di Dune''===
''Quelli che vogliono ripetere il passato, devono imparare dalla storia.''<br>
'''Cadenza musicale Bene Gesserit'''
 
{{NDR|Frank Herbert, ''La rifondazione di Dune'', traduzione di Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli, Sperling & Kupfer, 2007}}
 
==Bibliografia==