Terry Brooks: differenze tra le versioni

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*Noi Ohmsford crediamo sempre. (Coll Ohmsford, da ''Gli Eredi di Shannara'')
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''La Spada di Shannara''===
Il sole tramontava già fra le profondità verdi delle colline a ovest della vallata, e le sue ombre rosse e rosate sfioravano gli angoli più remoti della campagna, quando Flick Ohmsford cominciò la sua discesa. Il sentiero calava giù irregolarmente per il pendio settentrionale, serpeggiando attraverso i massi imponenti che costeggiavano il terreno, sparendo nelle folte foreste delle pianure per ricomparire a tratti nelle piccole radure e negli spazi liberi della zona dei boschi. Flick seguiva con lo sguardo il percorso familiare mentre avanzava stancamente, un passo dietro l'altro, il sacco buttato sopra una spalla. La sua faccia larga, battuta dal vento, aveva un che di placido, disteso, e solo i grandi occhi grigi rivelavano l'energia che bruciava dietro quella calma apparente. Era giovane, anche se la corporatura robusta e i capelli castani spruzzati di grigio e le sopracciglia folte lo facevano apparire assai più vecchio. Indossava la comoda tenuta da lavoro della gente della Valle e nel sacco portava diversi utensili metallici che sbattevano l'uno contro l'altro, sferragliando.
 
{{NDR|Terry Brooks, ''La Spada di Shannara'', traduzione di Silvia Stefani, Arnoldo Mondadori Editore, 1993}}
 
==''La Spada di Shannara''==