Bruno Forte: differenze tra le versioni

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*Chi afferma [[io|se stesso]] al pun­to da negare consapevolmente o di fatto ogni altro su cui misurarsi, nell'atto stesso di questa afferma­zione sazia, idolatrica, nega se stes­so come soggetto morale, nega anzi la possibilità stessa di una scelta etica fra bene e male, perché annega o­gni differenza nell'oceano asfissian­te della propria identità.
*La lezione di [[Kant]] conserva tutta la sua verità: l'imperativo mo­rale o è categorico, e dunque incon­dizionato, o non è.
 
{{intestazione|Intervista di Andrea Galli, ''Dopo le ideologie, si torna a guardare in Alto'', in ''Avvenire'', 11 Dicembre 2009 2009}}
*Il riproporsi della questione di Dio non deriva da una defezione dei credenti o dei teologi, quanto piuttosto dal crollo delle ideologie e di quelle finte sicurezze che avevano portato a emarginare o a negare sbrigativamente la Trascendenza.
*Questo è il grande compito del dogma: non bloccare, ma affermare la verità per non tornare indietro.
*Il dogma e il magistero ricordano all’uomo ciò che Dio ha detto di lui e la luce che questo gli dona.
*La democrazia, se non ha un orizzonte su cui fondarsi e non ha dei protagonisti che si riferiscano a dei parametri etici, perde di vista il bene comune.
*Il concetto di persona elaborato dalla teologia cristiana in rapporto a Cristo e alla Trinità resta cruciale per una corretta concezione della politica.
 
=='' Cresimarsi perché''==