Tiranno: differenze tra le versioni

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*La più odiosa di tutte le tirannie è, secondo me, quella delle idee... ([[Miguel de Unamuno]])
*Perché in questo caso è così difficile assicurare il tiranno vivo a una cella per il resto dei suoi giorni? In verità, si direbbe che il tiranno, l'arte del tiranno, sia ancora troppo affascinante agli occhi di tanti suoi nemici. Assicurarlo a una prigione normale, senza privilegi e senza torture — questo si addirebbe alla democrazia. La si vuole esaltare, invece, in una cerimonia stupefacente, un carnevale della ferocia detronizzata, un [[Saddam Hussein]] appeso prima per il collo e poi per i piedi, per così dire, davanti agli stessi occhi che si abbassavano terrorizzati dal suo arbitrio. ([[Adriano Sofri]])
*Perché si dice che i più violenti rivoluzionarii diventano i più rigidi tiranni? Tra un rivoluzionario e un autoritario che sembrano due uomini assolutamente diversi, incapaci di poter intendersi mai, la differenza non dev'esser poi molto grande, se l'uno è capace di mutarsi nell'altro e l'altro nell'uno. La convenienza, l'utilità, il tornaconto, può suggerire a ciascuno una certa professione di fede, interessata, e perciò soggetta ad esser disdetta col venire meno del vantaggio, ma chi potrà vantarsi d'esser del tutto disinteressato? Muta la qualità dell'interesse: interesse materiale o morale, diretto o indiretto, presente o futuro, reale o immaginario; ma sempre, tra tutte le opinioni che cozzano dentro di noi e che riconosciamo tutte vere, noi ne esprimiamo qualcuna per uno speciale motivo... ([[Federico De Roberto]])
*Quando sono messi a morte, i tiranni dovrebbero essere uccisi dai loro sudditi. Quelli puniti da un'autorità straniera, come napoleone, diventano martiri leggendari. [...] Ma niente martirio, niente Sant'Elena, e soprattutto nessun solenne e ipocrita processo ai criminali di guerra, con tutta la lenta e crudele pompa della legge che, dopo un certo lasso di tempo, ha la strana abitudine di soffondere di una luce romantica gli accusati e di trasformare un farabutto in un eroe. ([[George Orwell]])
*Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo. ([[Vittorio Alfieri]])