Juan Larrea: differenze tra le versioni

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*Non esistono opere belle ed eterne, bensì umilmente opere che in un tempo emozionano, alcune a un pugno di uomini, altre ad un altro. <ref>Margherita Bernard. ''LUDUS, ...'' op. cit. pag. 184.</ref>
*La poesia era per me come una valvola di fuga, un mezzo di consolazione, una sublimazione di ciò che non incontravo nel mondo. <ref>http://www.anabad.org/boletinpdf/pdf/XLV(1995)_4_9.pdf, pag. 11</ref>
*Sì, caro Gerardo, è chiaro che possiedo uno spirito nomade; il mio ideale sarebbe lasciare, come Rimbaud, letteratura e casa (che in me, come in lui, sono soltanto sinonimo di inerzia) per l'avventura costante, per il ritmo del cammino. (da ''Lettera a Gerardo Diego'') <ref>Lettera a Gerardo Diego (5 agosto 1979), pubblicata in ''Cartas a la cueva'', settembre 1979 – Margherita Bernard. ''LUDUS, ...'' op. cit. pagg. 184-185 (nota a pie' di pagina)</ref>
 
== ''Versione Celeste'' ==
*Successione di suoni eloquenti tendenti a splendore, poesia | è questo | e questo | e questo. | E ciò che arriva a me in qualità di innocenza oggi | che esiste | perché io esito | e perché il mondo esiste | e perché tutti e tre possiamo correttamente cessare d'esistere. (da ''Ragione'')
*Colui che dice io sfoglierò le mie ossa | e ben più vicino al cielo di quanto pensi | la sua polvere lo cura la carenza d'arte l'immagina | egli è puro come l'alito in partenza di un veliero.
*Sognami sognami in fretta stella di terra | coltivata dalle mie palpebre prendimi per i miei anfratti d’ombrad'ombra | sconvolgimi d’alid'ali di marmo in fuoco stella stella fra le mie ceneri. (da ''In abito di foglie secche'')
*Dalla mia finestra vedo | nella luce teorematica del lampione di fronte | passare i problemi | con le loro formule | Sono formule che passano | nella loro gabbia di rette e curve | con etichette di flaconi di farmacia | sulle fronti. (da ''Formule'')
*Per il proprio peso la tristezza scende i gradini della scala sociale.
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*Eleggi la tua bella chiarità e il tuo cuore preferito | è ora di sedersi nel mezzo della vita | poiché ti resta un poco d'acqua che azzurrarono per te coloro che ti amarono | i tuoi capelli sono così deboli che la tua testa può appena sostenere la notte. (da ''Una volta per tutte'')
*Residui come alvei profondi di gesti ma scarni | lasciando cadere le nostre pareti lungo il nostro corpo | in questo autunno che non osa riempire la distanza tra le tue mani | in questo autunno sfigurato dal colore delle tue insonnie. (da ''Il bimbo offre i suoi occhi agli steli del vento'')
*Lascia fluire le mie ossa tra le foglie | tra le foglie nate per averti conosciuta | un giorno di pioggia | quando le barchette delle tue orecchie | tagliavano i fiori occulti sotto i nomi delle mie strade. (da ''Primavera passeggera'' o ''Ailleurs'')
*Questa oscura attitudine di ponte | che adotta stiracchiandosi il silenzio | questo cercare occhi e trovare incentivi | questo assentarsi in lenzuola e alla minima distrazione | come una barca trasmessa di padre in figlio. | E quando la marina di un cieco si scuote | questo non essere estraneo a una dozzina di sospiri | saranno sempre un buon cammino | per fare di un pioppo una scusa cortese. (da ''Frammento'')
*[...] Finisterre la solitudine dell'abisso, ancora più in là, ancora devo fuggire da me stesso" (da ''Evasione'')