Mario Soldati: differenze tra le versioni
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*Il mito del cinema, come qualunque altro mito, si dissolve per chiunque lo accosti sul serio. Se trovate un regista filmopatico, e cioè un regista entusiasta, «imballato» del proprio lavoro e del cinematografo in generale, dite pure che egli è negato a quest'arte, e non sbaglierete. (p. 95)
*Autorità è la prima e indispensabile qualità di un direttore cinematografico. [...] Il cinematografo è prima industria, e poi arte. Il direttore deve essere prima «sergente», e poi artista. Troverete
*Se volessimo paragonare l'arte del cinematografo alle altre arti, diremmo che i collaboratori
*Autorità e comunicativa: ecco le due essenziali qualità pratiche che deve possedere il regista. Per autorità intendiamo quell'imponenza, quella fermezza e quel vigore militaresco del tratto che incutono in tutti i collaboratori un assoluto rispetto del direttore, e ottengono una pronta, cieca esecuzione degli ordini. Per comunicativa intendiamo quella simpatia che, senza pregiudizio alcuno dell'autorità, il direttore deve suscitare intorno a sé: quel calore, quel consenso, quel piacere nell'obbedirgli e, quindi, quella facilità e prontezza e giustezza con cui tutti lo capiscono. (pp. 106-107)
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