Keppel Richard Craven: differenze tra le versioni

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'''Keppel Richard Craven''' (1779 – 1851), viaggiatore e dilettante inglese.
Richard Keppel Craven (1779-1851)
 
Richard Keppel Craven (1 giugno 1779- 24 giugno 1851), barone inglese fu un viaggiatore inglese, il più giovane dei tre figli di William Craven ed Elizabeth Berkleley. La madre divorziò quando Keppel aveva appena tre anni e si trasferì in Francia con lui con la promessa di restituirlo al padre al compimento dell'ottavo anno. Ma la promessa non venne mantenuta. Ritornarono però in Inghilterra nel 1791 dove Keppel frequentò la scuola ad Harrow. Nello stesso anno morì il padre e la madre sposò Christian Frederick Charles Alexander, Margrave of Brandenburg-Ansbach, alla morte di quest'ultimo nel 1805, al seguito della madre Lady Elizabeth Berkeley, ( benché ricordata come Margravina di Brandenburgo-Anspach e precedentemente Lady Craven of Hamstead Marshall, Richard si stabilì a Napoli e, a partire dal 1818, iniziò ad intraprendere una serie di viaggi nel Sud della Penisola, fonte preziosa per i suoi lavori che volevano essere diversi dalle opere dei viaggiatori che lo avevano preceduto. Frutto dei suoi ripetuti (ad Amalfi era stato almeno due volte) e approfonditi tour sono due opere, pubblicate a distanza di oltre un decennio: A Tour through the Southern Provinces of Naples, London 1821 e Excursions in the Abruzzi and Northern Provinces of Naples, London 1837. Nel testo relativo alla Costa, prima di soffermarsi sui Carbonari, tema politico di grande attualità al tempo, descrive il viaggio da Salerno ad Amalfi, soffermandosi sull’antica città ducale, sui suoi monumenti e attività produttive e soffermandosi anche su Ravello, di cui menziona il duomo e la porta di bronzo. Nel 1814 accettò l'incarico di uno dei Chamberlain della Principessa Carolina del Galles. L'occupazione durò breve tempo, fino alla partenza della principessa per Ginevra. Nel 1821 pubblicò A Tour through the Southern Provinces of the Kingdom of Naples, e nel 1838 Excursions in the Abruzzi and Northern Provinces of Naples, in 2 volumi. Il primo delle due opere é abbellito da vedute che provengono dai suoi sketches. Avendo acquisito un ulteriore fortuna, nel 1834 acquistò un grande convento sulle montagne presso Salerno e lo adattò a residenza per dare ospitalità ai suoi amici. Per anni fu intimo ed inseparabile compagno di Sir William Gell, con il quale intraprese i suoi viaggi e che assistette fino alla morte di questi nel 1836. Un'altre grande amicizia lo legò a Lady Blessinton fin dall'arrivo di questi a Napoli nel 1823. Keppel morì all'età di 72 anni a Napoli il 24 giugno 1851 e là fu sepolto nel Cimitero Inglese. Oltre alle opere menzionate, nel 1825 pubblicò a Londra Italian Scenes: a Series of interesting Delineations of Remarkable Views and of Celebrated Remains of Antiquity, che furono corredate da sketches dello stesso autore. L’autore mostra la curiosità dell’indagatore, non sempre supportata da strumenti adatti ad esprimere pareri autorevoli nei vari campi di indagine, storiografia, architettura, analisi sociale e urbanistica, analisi del paesaggio naturale e urbano, biologia, storia del costume, secondo canoni tipici di altri scrittori. Il barone Richard Keppel Craven dà un’immagine realistica dei luoghi visitati, analizzandole dal punto di vista geografico, ma anche delle culture ed usanze, non generalizzando sulle condizioni della viabilità e di vita dei vari paesi, dando un giudizio in base all’accoglienza ricevuta, alla situazione delle strade e alle condizioni dei monumenti facendo anche spesso dei paragoni con la realtà inglese.
 
*Il paesaggio è pari in bellezza ad ogni scenario italiano che io abbia mai visto, ed il suo effetto è accresciuto considerevolmente dalla vista di [[Celano]] ed dell'imponente castello che, come da consueto fa da corona all'altura su cui si erge, con l'intera distesa delle acque che si stendono sullo sfondo e la fantastica cintura di montagne che lo chiudono. (1835) {{da controllare|citazione necessaria|Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.}}