Roberto Longhi: differenze tra le versioni

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'''Roberto Longhi''' (1890 – 1970), storico dell'arte italiano.
 
*LaEh! la [[paura]] d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità!{{c|Fonte?}} (da ''Opere complete'', Sansoni, 1961, vol. 1, pt. 1)
*L'[[arte]] non è imitazione della realtà, ma interpretazione induviduale di essa. (da ''Breve ma veridica storia della pittura italiana'', 1988 – Sansoni Editore, 1988)
*Il processo spirituale della creazione è identico per l'artista e per il poeta: ma il campo di realtà che interessa l'uno non interessariguarda l'altro.{{c|Fonte?}} (da ''Breve ma veridica storia della pittura italiana'')
*La [[paura]] d'esser fatti fessi, questo segnale infallibile dell'imbecillità!{{c|Fonte?}}
*Il mondo [...] non ha mai concesso che un artista, pure alludendo con l'arte sua a tutto il circolo spirituale, esprimendo cioè una nuova bellezza che a sua volta suggerisce una nuova ragione e presume una nuova moralità, faccia rivoluzione totale. (da ''Viatico per cinque secoli di pittura veneziana'')
*La [[bellezza]] femminile, che è un'inesistenza per il vero artista figurativo, fu e sarà sempre la prima essenziale rovina della pittura. (da ''Rinascimento fantastico'')
* {{NDR|riferendosiRiferendosi alla corrente [[arte|artistica]] del roccocò:}} Quel ricco e svariante tramonto del medioevo. (citato in ''I luoghi dell'arte'', vol. 3)
*{{NDR|A proposito di [[Masaccio]]}} Giotto rinato, che ripiglia il lavoro al punto dove la morte lo fermò. (da ''Fatti di Masolino e Masaccio'', 1940)