Dino Campana: differenze tra le versioni

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'''Dino Campana''' (1885 – 1932), poeta italiano.
 
*Ad amare una ragazza [[bellezza|bella]] tutti sono capaci. (citato in ''Campana dal vivo: scritti e testimonianze sul poeta'', a cura di Pedro Luis Ladrón de Guevara, FirenzeLibri, 2006)
*''Il [[tempo]] miserabile consumi | Me, la mia gioia e tutta la speranza | Venga la morte pallida e mi dica | Pàriti figlio''. (da ''Il tempo miserabile consumi'', ''Canti orfici e altri scritti'', Oscar Mondadori, 1972)
*Mi sono sempre battuto in condizioni così sfavorevoli che desidererei farlo alla pari. Sono molto modesto e non vi domando, amici, altro segno che il gesto. Il resto non vi riguarda. (da ''Storie I'')
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*''Fabbricare fabbricare fabbricare | Preferisco il rumore del mare ...'' (da ''Fabbricare fabbricare fabbricare'')
*[[Firenze|Fiorenza]] giglio di potenza virgulto primaverile. Le mattine di primavera sull'Arno. La grazia degli adolescenti (che non è grazia al mondo che vinca tua grazia d'Aprile), vivo vergine continuo alito, fresco che vivifica i marmi e fa nascere Venere Botticelliana. (da ''Firenze'', in ''Canti orfici'')
*Tutto va per il meglio nel peggiore dei mondi possibili…possibili... (lettera dell'11 aprile 1930 a Bino Binazzi, in ''Un viaggio chiamato amore: lettere 1916-1918'')
 
==''Canti orfici e altri scritti''==
===[[incipit]]===
''La notte''<br>I ''La notte''<br>Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell'Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo.
 
===Citazioni===
*Un tocco di campana argentino e dolce di lontananza: la [[Sera]]: nella chiesetta solitaria, all'ombra delle modeste navate, io stringevo Lei, dalle carni rosee e dagli accesi occhi fuggitivi: anni ed anni ed anni fondevano nella dolcezza trionfale del ricordo. (p. 5-6)
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*Non so di che specie egli {{NDR|[[Dino Campana]]}} fosse: se superiore o inferiore alla comune nostra; certo è ch'era di altra specie. [...] Da lui e dal coetaneo [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], s'inaugura un tono intimo e grave nella nostra ultima poesia. ([[Emilio Cecchi]])
*Notevole la forza e la novità del suo stile, anche se qualche eco può trovarsi in lui del [[Giosuè Carducci|Carducci]] e del [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]]. Ma si tratta di debiti di poco conto. ([[Elio Andriuoli]])
 
== Voci correlate ==
*[[Sibilla Aleramo]]
 
==Bibliografia==
*Sibilla Aleramo, Dino Campana, Bruna Conti, ''Un viaggio chiamato amore: lettere 1916-1918'', Feltrinelli Editore, 2000. ISBN 8807490064
*Dino Campana, ''Canti orfici e altri scritti'', introduzione di [[Carlo Bo]], Oscar Mondadori, 1972.
 
== Voci correlate ==
*[[Sibilla Aleramo]]
 
==Altri progetti==